sabato 25 ottobre 2008

Il vuoto della bellezza

1669771800.jpg tutti si aspettavano un'opera baricchiana, un disegno e uno schizzo del suo pensiero, una forma e un volto a quelli che sono personaggi fantastici che tutti abbiamo immaginato, in maniera diversa, nei suoi romanzi

 e sarebbe stato solo per vedere quei volti che il film avrebbe avuto un senso, un grado di romanticismo, una curiosità suscitata

 

per quanto poi riguarda la regia, non c'è che dire, niente di che, ma è la storia che fa la differenza,

 

una storia di una ragazza che racconta la lezione di un professore che racconta un evento di un secolo prima dove si parla di un'opera e di un compositore di due secoli prima, roba da perderci la testa, o da lasciarsi trasportare

 

sono i personaggi a fare la differenza, come al solito, mai banali, strani, commoventi e che sembrano saperne sempre una più di te, ma per questo basta leggere uno dei libri, non c'era bisogno del cinema

si ha un attimo una sensazione di dispersione, di idea che forse era meglio tralasciare questo fatto per  approfondire quest'altro, ma se così fosse stato non sararbbe stato un suo film, un viaggio andata e ritorno in una lezione, in un mondo immaginato con volti di amici

 

 

 

Lezione ventuno

Voto: 7,5 

3 commenti: