sabato 27 febbraio 2010

one team, one country

Invictus-Hero-10-1209-kc.jpgsono stato a vedere invictus, in ateprima quasi, visto che ero allo spettacolo delle 20 nel giorno di ieri, giorno di uscita

invictus parla di come mandela ha usato la coppa del mondo di rugby come pretesto per unire una nazione sprofondata nel baratro dell'apartheid da 30 anni, di come abbia trasmesso le sue forze al capitano, francois pienaar, al quale consegnera la webb ellis cup in un tripudio di colori arcobaleno

la bellezza del film sta nel fantastico della storia, per questo non merita adattamenti cinematografici

certo, ci sono iperfrasoni ad effetto sempre e stereotipi e scene classiche tra il bianco e quello di colore che dopo aver discusso si abbracciano, o che discutono e si prendono in giro, insomma c'è tanto qualunquismo, cosa un po fastidiosa negli ultimi lavori di eastwood, pero questo è diverso, forse perchè la storia è vera, forse perchè la palla ovale, insomma, non me la sento neanche di dare un voto, datelo voi, fate come ieri sera, una sala gremitissima che neanche desica figlio il giorno di natale, a dimostrare che il monopolio ed un proiettore frustrano un po tutti e portano ad altro, ma questa è un altra storia, scusate la frase lunghissima



 

Invictus - l'invincibile - (Invictus)

 

 

 

 


 

venerdì 26 febbraio 2010

non perdono e tocco

spettacolo_r9505_3.jpgtempo fa sono stato a vedere cyrano de bergerac a teatro

cyrano, detto cirano in italiano, è uno di quei personaggi che entrano nell'immaginario collettivo non perchè se ne conosca la storia, ma perchè legata a versi comunque paragonabili in una canzone di guccini

andare a teatro con questo bagaglio rende fantastico uno spettacolo che si è solo immaginato, il ocmbattimento iniziale, la scena dal pasticcere, i verso sotto la finestra di rossana

in tutto questo un bravissimo, non perchè abbia capacità critica in teatro,  cyrano popolozio, sfacciato al punto giusto

ecco, questo post finisce così, non dice niente se non un'esperienza, sembrasse poco



 

giovedì 25 febbraio 2010

Quale prezzo hanno… i vostri sogni.

parnassus-foto.jpgdue giorni fa ho visto parnassus, film tristemente noto perchè l'ultimo di ledger, prima del suicidio

parnassus è un film fantastico, nel senso della fantasia, con immagini e colori che spesso fan sognare, con personaggi piu assurdi che altro

fin dall'inizio ci si aspetta un certo tipo di intreccio, una storia legata in ogni suo tassello, ogni personaggio che ha un ruolo ben preciso in relazione a tutto

il fatto strano è che non è così, molte cose che forse, a mio parere, avrebbero arricchito non sono state considerate, non c'è un cerchio perfetto insomma, solo un paio di linee curve affiancate

a mio parere è questo il limite di parnassus, non sfruttare cio che ha creato e non legarlo, in alcuni momenti si dilunga su cose che non servono, ai fini della storia, in altri taglia corto o non crea link facili


io non so se questo sia dovuto ad un qualche motivo narrativo o da drammi in corso d'opera, sicuramente questi ultimi non devono aver reso semplice il resto, magari era anche passata la voglia e l'ispirazione, legittimamente


 

 

 

 


Parnassus, l'uomo che voleva ingannare il diavolo - (The Imaginarium of Doctor Parnassus)

Voto: 6

 

 

 


martedì 23 febbraio 2010

primo bilancio

www.reuters.com.jpga circa un'ora dalla partenza del gigante maschile, è ora di bilanci per lo sci alpino degli uomini

c'è stata innanzitutto tanta america, quella a stelle e strisce, mentre ha deluso, e parecchio, la nazionale canadese, che soprattutto in discesa e super-g era pericolosissima

c'è stata la sorpresa weibrecht, terzo senza sbavature in un super-g defficile parecchio, e soprattutto un bode miller di altri tempi, capace di far il tris di medaglie, una di ogni colore, nelle tre prove fin'ora disputate, con un niente dalla vittoria in discesa, andata a defago in giornata si, come non capitava da wengen + kitz 2009

soprattutto è stato un miller capace di fare il terzo tempo nello slalom della supercombinata, insomma un miller da coppa del mondo


piu di tutti pero, c'è stato svindal, tornato alla grandissima, come sempre, tra l'altro, quando conta, uno svindal capace di fare la differenza in discesa e super-g, sfortunato nello slalom di supercombinata dopo il miglior tempo in discesa, insomma uno svindal che se non avesse cosi tanti punti in coppa farebbe paura, paura davvero, anche se niente è ancora deciso

le piu grosse delusioni vengono da cuche e raich, imbambolati e mai all'altezza

sul fronte azzurro tanta sfortuna, con heel, innerhofer e staudacher che sono stati ad un passo dalla medaglia in super-g, senza considerare il fatto che cristofh per tre quarti di gara in discesa era davanti all'oro defago


insomma, sul fronte medaglie azzurre siamo ancora a 0, ma uno zero che brucia come un rimpianto per esserci andati vicini, non come la sensazione di aver preso la batosta, insomma un incoraggiamento in attesa di tifare ancora, tra poco piu di un'ora




 

giovedì 18 febbraio 2010

show must go on

v03_22121953.jpggran parte del mio spirito olimpico è andato a farsi benedire a causa dell'orario, impossibile davvero, per seguire le gare

la media proposta è un semplice mezzanotte e un quarto, soglia oltre la quale si fa fatica, il che porta a perdere preaticamente tutto

lo spirito olimpico nelle masse, cioè in quelli che si ricordano dello slittino, del bob, del pattinaggio e del fondo solo ogni 4 anni, è associato a diversi drammi di entità differente

il primo, il piu grave, ha visto la morte di un giovane slittinista georgiano, morto a causa di un impatto violentissimo contro un palo di cemento inspiegabilmente troppo vicino alla pista

altri, meno gravi fortunatamente, si sono verificati ieri, con la caduta nello sci di fondo (ripeto sci di fondo) di petra majdic in un burrone posto a mezzo metro dalla pista, caduta che ha portato conseguenze pesanti e contusioni dolorose. nonostante questo, la slovena ha trovato le energie e le forze di conquistare un bronzo che vale doppio, triplo forse, e che aiuta ad aumentare il rimpianto

altri incidenti ancora nella discesa femminile, discesa al limite per le donne, due minuti di salti e curve che potevano mettere in difficolta anche alcuni delgi uomini, peraltro senza una prova completa alle spalle. quella che sembra averne fatto le spese maggiori è forse stata Miklos, che sembra avere grossi danni ad una gamba, senza dimenticarci degli spaventosi voli della paerson, della gisin (rimbalzata su un saltino fuori pista in zona traguardo), della Barahona, senza contare le innumerevoli cadute con minori conseguenze prima e dopo l'arrivo.

ecco, in una olimpiade che di per se, causa fuso orario rende meno, il fatto che le notizione riguardino incidenti e quant'altro è sicuramente un brutto spot per gli sport invernali, ma si sa, siamo dominati dal calcio o da una foto con un uomo che muore, vedi incidente dello slittino

quello che pero deve far riflettere è come sia possibile tutto questo, come sia possibile avere distrazioni organizzative così gravi, come sia possibile che non si riesca a completare le prove di una discesa così dura, vabbè il maltempo e il caldo, ma c'è un limite anche agli alibi




 

 

martedì 16 febbraio 2010

rimpianti di gioventu

l4292435.jpgprima partita in italia e sconfitta onorevole contro il XV della rosa, con un wilkinson sorprendentemente impreciso che ci ha tenuti in partita piu del previsto

italia migliore, molto piu veloce e bella di quella vista a dublino, che prende meta per un'imprecisione, l'unica della partita, che si vede con un uomo in meno in maniera quasi inspiegabile, che vede una clemenza fin troppo clemente in una cravatta al volo su mclean piu che pericolosa, insomma, da recriminare ce n'è eccome, l'inghilterra è apparsa ben poca cosa, bortolami ha rimesso un po a posto le cose in touche, zanni ha sostituito parisse strabene, tebaldi è apparso un altro


insomma, c'è da esser fieri, ancora una volta, con la sensazione che i bianchi non siano stati troppo superiori, anzi, ma tra giocar meglio e vincere il passo è lungo per l'ancora giovane italia

 

 

 

 

Highlisghts

 

 

 

 

 



 

 

 

 

mercoledì 10 febbraio 2010

Ho passato la vita a scappare da me stessa

4912f8c81a52f_zoom.jpgThe burning plain è un film che vede dietro la macchina da presa lo sceneggiatore di 21 grammi babel e amores perros, insomma della trilogia di inarritu, e delle tre sepolture

ovviamente è anche sceneggiatore del suo primo film da regista, film che ricorda molto quelli appena citati, per modo di fare, flashback continui, e immagini, statiche, lente, silenziose

il problema del film sta nella trama, facile, nel senso che si capisce tutto molto presto, i flashback alla fine aggiungono solo qualche dettaglio a cio che gia era palese

è questo il punto debole di questo film che presenta comunque un cast eccellente e che da tale si comporta, sarebbe servito un colpo di scena in piu oltre ad un'esplosione che ti riporta alla prima scena, l'intreccio insomma è un po troppo banale e rivisto, per un esordio comunque positivo


 

 

 

 


The Burning Plain (il confine della solitudine) - (The Burning Plain)

Voto: 6



 

 

 

 

martedì 9 febbraio 2010

trafiletti da editoriale

ballerini-aremberg.jpgè morto ballerini, in un silenzio assordante, in frasi infelici scritte da uomini sbagliati, in un clima da coscienza da tenere pulita con un accenno per evitare il senso di colpa, il dovere da cronista rispetto ad un sentimento inesistente ed una cronaca doverosa

muore ballerini in circostanze tragiche, lasciando un vuoto enorme, muore in un giorno sbagliato, perchè la domenica c'è il campionato, muore dopo castagnetti un altro grande, inarrivabile commissario tecnico, un uomo che amava il sapore del fango francese e le buche del pavè, che non poteva correre tutta la stagione per colpa dell'allergia, muore la domenica ma forse muore di piu il lunedi mattina, come detto, quando la memoria si lega ad un trafiletto nella colonna di destra, accanto ad una gigantografia dell'inter




 

lunedì 8 febbraio 2010

e` il tuo sorriso giovane sei tu

la-prima-cosa-bella-di-virzi.jpegho visto il film di virzì, dopo tutte le incertezze del caso sul film da vedere in questo periodo

ho visto il film di virzì e mi è piaciuto, perchè ha tempi giusti, lento e veloce quando serve, perchè è struggente ma non patetico, perchè ti fa crescere la storia dentro, piano piano, senza urla e colpi di scena impressionanti

è un film forte, un pugno allo stomaco, una carezza gentile, una felicità e un sorriso fino all'ultimo fotogramma


 



La Prima cosa bella

Voto: 7,5

 

 

 

 

 

 

domenica 7 febbraio 2010

la sconfitta della differita

09la.JPGla partita di esordio ieri pomeriggio degli azzurri a croke park si puo definire come l'hanno definita i commentatori della bbc "too slow and too easy to defend"

la nostra italia ha giocato bene ma solo in difesa, dove è riuscita a contenere molti degli attacchi verdi che un tempo ci avrebbero fatto male molto piu spesso, concedendo mete anche per errori evitabili

il punto è che è mancata la fase offensiva, la palla era lenta, nauseamente lenta, in ogni raggruppamento, i calci erano spesso sbagliati e non venivano seguiti da una pressione adeguata, le touches sono state giocate male, ne abbiamo perse 7, e in una partita dove giochi con i primi della classe rende tutto piu difficile

che dire, bravi per metà i nostri azzurri, nella propria parte del campo, a contenere gli straripanti verdi, con o'driscoll ancora una volta, l'ennesima, un po piu in alto di tutti

discutibile sul piano arbitrale l'ammonizione a garcia, soprattutto se paragonata alla cravatta su mclean a metà secondo tempo e al fallo in touche, ma non è sicuramente stato questo a fare la differenza



capitolo a parte merita la visibilità dell'evento, la bbc on line nel mio caso, con una differita inaccettabile sul la7, a  1 ore dal fischio finale

la cosa che pero infastidisce di piu è l'entusiasmo di alcuni, che vedono una manna dal cielo l'hd o le 100mila telecamere o i chilometri di cavi...per favore, evitiamo che è meglio

 

 

 

 

 

 

mercoledì 3 febbraio 2010

- 3 e non sentirli

6-nations-rugby.jpgsabato inizia il 6 nations, a crok park, irlanda - italia

sarà che in questi giorni sono piu con il pensiero a lunedi mattina, sarà l'assenza fastidiosa di notizie in tv, radio, internet, sarà il fatto di venire da un periodo rugbistico un po così, fatto è che mancan tre giorni al calcio d'inizio e manca l'adrenalina del momento

il timore è che la palla ovale possa esser passata come una moda, moda di cui tutti parlano e che tutti seguono, piu o meno, e che poi svanisce, lasciata nel dimenticatioio, non appena la giostra si ferma

credo che gran parte di questo sia dovuti alla tv, di come non ci siano partite in chiaro, quest'anno solo quelle dell'italia, che effettivamente per un profano,  vedere sempre perdere la nazionale azzurra puo diventare frustrante, anche perchè le partite dei nostri non sono proprio così spettacolari

ecco, il rugby lo ami quando guardi le quattro britanniche, stadi stracolmi, partite bellissime, atmosfera indescrivibile

ecco, credo conti quasi piu far vedere cosa è il rugby in realtà piuttosto di solo come lo interpretiamo noi, perchè ancora non siamo a quei livelli, e non intendo nei 15 in campo

 

 

 

 

ps. questo post è un po così, me ne rendo conto, confusionario e arruffato, era solo uno sfogo per la mancanza di adrenalina, sperando tutte queste cose non portino a stufare anche me