venerdì 23 aprile 2010

lo scacchista

l4427912.jpgil titolo da thriller anni 70 si riferisce al biondino d'inghilterra, che tra tutti nel gruppo è quello che esalta meno, rispetto ad esempio ad un gino indiavolato, ad un vettel cattivo al punto giusto e ad un alonso che finalmente ha messo le cose in chiaro da par suo

esalta meno ma vince, unico ad avere un due nella casella delle vittorie, contro uno 0 del blasonato compagno, è in testa al mondiale davanti al tedesco di scorta della mercedes, ha approfittato della pioggia azzeccando la strategia giusta, come fatto in australia

certo, siamo tutti impazienti di vedere un granpremio noioso, di quelli dove le prime 8 macchine son quelle là, dove la gara e le qualifiche non hanno capricci del tempo, insomma un bahrain, che a tutti aveva fatto gridare alla palla mai vista, per valutare i valori in gioco

certo, lo spettacolo magari andrà a quel paese, ma come ha guistamente ricordato alonso se si vogliono incidenti o sportellate si cambia canale e si guarda una gara nascar o un destruction derby, la formula uno è altro


sul fronte macchine rosse italiane c'è stata la frenesia di alonso che si è trasformata in una falsa partenza, con relativo drive - trough, con lo spagnolo che si è trovato a meta corsa l'incubo massa come successo in australia e, onde evitare una gara a guardare il fido compagno che era in testa al mondiale lottare una ventina di giri con Alguersari (che dopo il sorpasso a schumacher è gasato come un bambino), lo ha passato ai box, nella corsia di ingresso, chiedendo permesso solo dopo aver cambiato le gomme e lasciato il brasilianino in fila come un manzo qualsiasi al casello la sera del 15 agosto


CATIVO



 

 

 

NB. l'assenza della seconda T è cosa voluta

 

 

 

 

 

 

 

 

venerdì 16 aprile 2010

gerarchie e rivincite

l4400912.jpgcon un po di ritardo parlo del gran premio di malesia, alla vigilia di quello di cina

ha vinto vettel, grazie ad un motore che finalmente non lo lascia a piedi quandi è in testa, grazie agli errori il sabato di ferrari e mclaren, partiti accanto a lotus e simili

vince meritatamente il biondino, dando un calcio alla sfortuna e dimostrando che quando è davanti è una locomotiva irraggiungibile per gli altri

si è evitata la figuraccia 2009, con assenza di nubifragio e buio, sarà rimasto male zio E, che avra invece gongolato il sabato pomeriggio

a far notiza è massa in testa al mondiale, senza aver vinto ma con un inizio di stagione costante, massa che per la seconda volta si trova davanti ad un alonso indiavolato e sembra fargli da tappo, massa che pero ora ha la consapevolezza che con la fumata del motore di alonso e la sua leadership in classifica puo dire la sua in termini di corona iridata, anche se siamo solo alla terza gara, anche se i due soli punti con un sistema di punteggio così sa tanto di parità





 

 

 

domenica 4 aprile 2010

la necessita di banalizzare per accalappiare quelli che volevano vedere un nuovo die hard

prophete2.jpgsono stato a vedere il profeta, di audiard

la cosa brutta, come al solito, è il sottotitolo nella locandina, uccidi o sarai ucciso, una banalizzazione assoluta del momento piu drammatico del film, quasi all'inizio dello stesso, come se il traduttore si fosse scocciato e avesse dato importanza alla cosa che piu l'aveva colpito in quei primi venti minuti

a parte questo, che mi ha veramente infastidito, c'è un buon film, di un buon regista (avevo gia visto sulle mie labbra suo, ma non ne ho mai parlato), che ha veramente un gran bell'inizio, primi venti minuti, come gia accenanto, di puro cinema crudo, forte, mai banale

la parte successiva mi ha entusiasmato meno, una storia che poteva prendere una piega me che ne prende un'altra, un po forse gia vista e un po troppo lunga, per faccende che alla fine sono un po fini a se stesse

in definitiva un discreto film, non c'è niente di profetico o comunque ben poco, che per certi versi è un bene, per non cadere nel mistico, per altri un po di misticismo in piu sarebbe servito, visto che le 4 o 5 scene lynchiane sono veramente ben fatte




Il profeta (Un Prophète)

Voto: 7




 

sabato 3 aprile 2010

tu puoi tornare indietro quando vuoi

gipi3.jpgho letto un altro Gipi, dopo la mia vita disegnata male e S, questo si chiama Appunti per una storia di guerra e parla di tre amici in guerra, in una guerriglia, che si trovano a fare delle scelte sul futuro e sulla vita

la guerra non c'entra un granchè, è un pretesto, è uno sfondo a qualcos'altro, ad una storia intensa, di possibilità e prospettive, capacità e esperienza, coraggio e incoscienza

questo nuovo gipi mi ha emozionato un po meno degli altri due, che mi avevano stravolto, colpito, commosso e fatto sorridere, questo ha un gran bel finale, una scena che a vederla ti verrebbe da nascondere la testa nel primo posto a portata di mano, che sò, sotto la giacca



Gipi

Appunti per una storia di guerra