sabato 31 luglio 2010

E poi niente...se ne rimane lì con gli occhi di chi ha visto partire il traghetto...

jackbici.jpgjack frusciante è uscito dal gruppo è un film, ma prima di essere un film è un libro di enrico brizzi

il suddetto libro è uno di quelli che mi han fatto passare serate a discuterne con una mia vecchia conoscenza, cioè io discutevo e lui diceva che era cosi e basta, e io non me ne capacitavo perchè al tempo un libro o un film doveva avere cose incredibili, mondi da slavare, asteroidi da deviare

ecco, un paio di sere fa ho visto il film, per adolescente nostalgia, perchè alex corre con la bici per le vie di una citta che è diventata la mia, perchè dura un'oretta e mezzo e non è troppo imopegnativo


che dire, difficile pensare al film e scinderlo dal libro, la sensazione è che si sia fatto sull'onda del successo della versione cartacea, ci sono alcune scene improbabili tipiche pero di una regia di metà anni 90 che cercava di fare l'alternativa

ci sono pero anche le frasi del libro, le frasi quelle belle, e soprattutto c'è quella finale, che uno si ricorda per sempre, che uno si immagina proprio cosi


 


Jack Frusciante è uscito dal gruppo

Voto: 6,5



 

 

 

 

 

martedì 27 luglio 2010

orgoglio e pregiudizio

l4626933.jpgl'orgoglio è quello ferrari, quello di alonso che non vuol mollare, urlando nel suo casco this is ridiculus, per far capire come vanno le cose

l'orgoglio è quello ferito di massa, che voleva vincere dopo una vita, ad un anno esatto dal botto di budapest

proprio questo, proprio l'orgoglio del brasiliano ha scatenato polemiche su polemiche, per il sorpasso concesso ad alonso in maniera piu che palese, piu che evidente


è qui che nasce il pregiudizio, degli altri, che si sentono offesi e parlano come se la faccenda non appartenesse a loro, come se non ne sapessero

il problema è stato nell'evidenza, quella trasparenza degli uomini in rosso nelle comunicazioni che han tolto dubbi su un sorpasso come tanti tra compagni di squadra, in situazioni come tante quando c'è l'ordine di scuderia


la cosa peggiore sono state appunto le parole degli altri, evidenti furbacchioni che si nascondono dietro ad un "dobbiamo risparmiare benzina" o "abbiamo problemi di temperature" per fornire lo stesso, scandaloso ordine


credo che in questa faccenda siano evidenti un paio di cosette

intanto la ferrari ha sbagliato, ha sbagliato i modi di una decisione giusta in ottica mondiale, trovandosi in una situazione facilmente prevedibile ed evitabile

massa ha sbagliato, per i modi anche lui, perchè si poteva non destare sospetto in mille altri modi, perchè secondo me puo anche averlo fatto apposta, per evidenziare il regalo al compagno

il clima in casa ferrari si è rotto, ma credo fosse prevedibile, a meno di precisazioni quando massa ha firmato, rinnovando per due anni, in una situazione di evidente svantaggio, sulla carta e sulla pista

ecco, cosi fosse, la sua situazione si aggraverebbe ancora di piu


 

 

lunedì 19 luglio 2010

oltre l'infinito da sempre

Toy-Story-3-Photo1.jpgsono stato a vedere toy story 3, in 3D, ripeto in 3D

all'inizio ero un po indeciso sulla bi o tridimensionalità della visione, per i seguenti punti


- 11€, il doppio di una visione normale

- il mal di testa, frequente in me e frequente in quelli che vedono film in 3D

- il fatto di dover indossare occhialini nerd e sembrare una cosa bella

- potermela tirare facendo il sostenuto e l'anticonformista dicendo che io non vedo film in 3D, perchè non importa, perchè non seguo le mode e faccio quello con la puzza sotto il naso


vabbè, comunque sono andato, a vedere l'ultimo atto di una saga innovativa, il primo film interamente al computer, con ammirazione e sbigottimento in tutti, maggiormente in me giovane osservatore

toy story 3 è bellissimo, non perchè è in 3D, perchè sarebbe stato bellissimo anche senza, storia commovente, tanti ricordi, un film insomma non basato su sketch stupidi e ripetitivi dei millemila altri film d'animazione che escono, un film vecchio stile insomma, perchè si, ho visto il 3D, ma l'amore per il vecchio stile rimane, indipendentemente dalla quantita di dimensioni presenti

 

 


 

Toy Story 3

Voto: 8,5


 



 

dal punto di vista di razzo

DSCF2176.JPGil premio lorenzo bandini si svolge ogni anno a brisighella, sulle colline sopra faenza

quest'anno a riceverlo c'era hamilton, a succedere a vettel e kubica, giusto per ricordare gli ultimi due

il buon gino non è arrivato con la mclaren, come fatto con le rispettive dai due mensionati in precedenza, forse perchè non c'era posto per la fidanzata, forse perchè non voleva fare il tamarro che sgasa per la statale come i due di cui sopra, insomma, è arrivato con una berlinona con la croce sul muso che comunque la sua porca figura la faceva lo stesso

la prima immagine è una trentina di persone davanti al municipio, dove era appena entrato il buon gino, e un'attesa, vana, di un'oretta

improvvisamente esce razzo razzoli, anche lui premiato quest'oggi, esce così, senza che nessuno ci faccia un granchè caso, esce e allora lo fermo, gli chiedo un autografo, mi dice di tornare al suo fan club, cento metri piu in là, piu tardi, per avere cartoline, poster e far due chiacchere

gia una cosa positiva

nel frattempo veniamo a sapere che il gino non uscirà di lì, che passera dal dietro, per giungere all'anfiteatro dove si tiene la premiazione, dove si entra solo con il pass, a differenza degli anni passati, dove il tutto si svolgeva in piazza, davanti a tutti

mi avvicino, la sicurezza mi respinge, la aggiro passando mezzo metro piu in là, mi avvicino a dove hamilton sarebbe passato per andare a ricevere il premio

alla fine arriva, inizia l'applauso, foto su foto, con la sicurezza in mezzo, tanta gente che prova a toccarlo, farsi firmare una magliettacappellinofotografialibropezzzodicartaqualsiasi, giusto un attimo e passa via

le signore del posto che respirano motori e sono pratiche gridano allo scandalo, perchè l'anfiteatro è accessibile solo ad accreditati non si sa come provvisti di pass, lasciando i tifosi fuori e facendo entrare vecchie signore che avrebbero preferito essere a milano marittima e panzuti politici locali che non mancano mai

ad un tratto si riesce a passare, ci si arrampica e si intravede qualcosada una balaustra, si riesce a vedere e forografare, si assiste a tutta la cerimonia


una volta finito, inizia l'assalto a gino, circondato dalla sicurezza, mentre se ne torna nella piazzetta principale dove ha un tavolo per la serata

la fidanzata lo segue, a distanza, molta, non dico nell'indefferenza ma neanche viene presa d'assalto, pensare che qualche fan del suo gruppo avrebbe pagato per questo

in piazzetta riesco anche ad avere l'autografo di gino, non per merito mio eterno incapace nelle siutazioni di massa, pero c'è ed è gia un bell'obiettivo

a questo punto torno al gazebo del fan club di razzoli, dove c'è poca gente, ci scambio due chiacchere, due foto, e via, con naturalezza, quasi fossi io a fare un piacere a lui





ecco, di solito non faccio mai cronache cosi dettagliate e post cosi lunghi pero, per chi fosse arrivato a leggere tutto, mi è venuto un ragionamento

giuliano razzoli è campione olimpico di vancouver specialita slalom speciale, è là che quasi sembra voglia venderti qualcosa e ti parla e cerca di metterti a tuo agio, è in disparte alla premiazione per prassi organizzativa, passa in mezzo alla folla ignara davanti al municipio, parla e scherza senza nessuno intorno che lo divida dai tifosi, ecco, io mi chiedo che effetto faccia, cosa debba fare per esser all'altezza

certo, mi rendo conto della fama del gino e la sua, la popolarita della formula uno e dello sci, i soldi, gli sponsor e tutto il resto, non cado dalle nuvole, pero mi chiedo se possa esser normale, se possa dar fastidio, se possa in qualche modo dispiacere, perchè razzo ha fatto un impresa incredibile solol qualche mese fa, insomma, mi vien da pensare che uno possa anche chiedersi cosa debba fare per esser un minimo osannato, non per narcisismo ma per riconoscenza, da una folla urlante

credo che chi fa uno degli altri sport, uno che non sia con un campo da calcio o con certi tipi di motori a certe cose sia abituato, credo che siano la prassi, che non faccian dispiacere o pensare, anzi, sarebbe strano l'opposto

forse sono io, forse solo a me ha fatto quest'effetto, perchè il paragone era davanti a me, forse è solo la mia visione distorta, ma a me forse un po dispiacerebbe essere in lui, avere qualcosa da dire e nessuno che te la chiede



 

 

 

 

lunedì 12 luglio 2010

un uomo solo al comando

l4604576.jpgla solitudine in questione è quella dell'uomo qui a fianco, che non è riferita alla stessa solitudine della citazione, o almeno, non solo

mark webber è stato solo perchè è scappato via con la sua lattina con le ali sotto il sedere, ma è solo una volta tolti tuta e casco in un box che lo ha dichiaratamente messo al secondo posto, nonostante il numero 3 accanto alla voce vittorie, nonostante la forza e l'ispirazione dimostrata

mark webber è vittima di un sistema che guarda oltre, che guarda lontano, che pensa alla carta d'identità e non vede nella sua un'alternativa compatibile, nonostante quanto detto, nonostante la capacità di rialzarsi, dopo un carpiato o dopo la paura su due ruote

in due parole il suo è un quasi trattamento alla barrichello ai tempi del mascellone quando tutti e due vestivano la tuta rossa, con il povero mark dalla parte del rubinho di turno, con un crucco a dar fastidio qualche metro piu in la

forse per questo, adesso, mark webber ci sta piu simpatico, forse perchè è un po barrichello, perchè è quello sfigato che lotta contro tutti e contro tutti, quello che adesso vediamo come davide contro golia, quello che punta al titolo, nonostante tutto


 

 

 

 

giovedì 8 luglio 2010

piu avanti. lungo la strada

raffaele_g.jpgho finito di leggere una serie a fumetti della bonelli, dal nome caravan, che quando lo chiedevi all'edicolante puntualmente andava a cercare tra i vari plen air e simili

caravan è una miniserie di 12 numeri, cosa che mi ha attirato vista la mancanza di voglia di stare dietro a serie infinite che arrivano al numero 400 ripetendosi e annoidando dopo un po

caravan parla di una cittadina evacuata a causa di strani segni nel cielo, evacuata senza dare ulteriori spiegazioni, evacuata in un lungo serpentone di auto e caravan e cose simili lungo strade deserte

la cosa interessante è che in ogni numero c'è un protagonista differente, cioè viene inquadrato qualcuno che prima non si conosceva, senza pero perder di vista la storia e gli attori principali, una famiglia italoamericana

questo è il punto forte e debole allo stesso tempo della serie, cioè ogni volta conosciamo qualcuno di nuovo, il problema è nato negli ulitmi numeri, quando c'era da dare un finale, la sensazione è stata quella di aver chiuso velocemente, soprattutto rispetto alla struttura precedente

insomma, la serie mi è piaciuta, non mi ha fatto impazzire pero ne è valsa la pena, soprattuto pensando ai soli 12 numeri rispetto ad una delusione che poteva portarne almeno il doppio, come minimo



 

 

mercoledì 7 luglio 2010

uno il cui nome fu scritto sull'acqua

bright_star_ok.jpgqualche tempo fa ho visto Bright Star, un film del quale avevo letto un gran bene qui e che vedevo associato ad una bomba di qua, elementi che mi avevano convinto a vederlo

in realtà a me il film non è piaciuto un granchè, piu per genere che per altro, costumoni inglesi ottocenteschi come cornice in una storia d'amore non è proprio il profilo del mio film ideale

certo ci sono i bei dialoghi, pezzi di poesia di keats, il protagonista realmente vissuto, un'ottima interpretazione, insomma, ingredienti che di solito bastano, forse sarà stato l'orario, forse il genere, insomma, non ha entusiasmato, per questo anche il post sarà privo di entusiasmo o di rabbia tendente alla derisione




Bright Star

Voto: 5,5