sabato 31 dicembre 2011

sono le canzoni che costringono la vita ad essere com'è e come non è (parte seconda, e ultima)

lp-giradischi.jpge mentre il mio giradischi mostra alcuni preoccupanti segni di cedemento, ecco la classifica degli artisti/album/brani piu ascoltati del secondo semestre, dopo la prima parte di 6 mesi fa, con gli stessi dubbi e con le stesse approssimazioni dell'altra volta


 


 


come l'altra volta, iniziamo dagli artisti





























































































1Ascolta

  
127

2 

  
109

3Ascolta

  
79

4Ascolta

  
64

5Ascolta

  
58

6 

  
52

7Ascolta

  
49

      
8Ascolta

  
45

9Ascolta

  
38

10Ascolta

  
34


 


che dire, i cani, appena scoperti sei mesi fa, fanno un balzo incredibile, scompaiono i non voglio che clara, più in generale ci sonon stati parecchi meno ascolti, basti pensare che per entrare in top ten ne erano necessari 58 mentre adesso solo 34


 


passiamo agli album





























































































1Ascolta

  
78

2Ascolta

  
54

3 

  
52

4 

  
50

      
5 

  
42

5 

  
42

5 

  
42

8 

  
37

9 

  
29

10Ascolta

  
26


 


come prima, parecchi meno ascolti e un inaspettato primato degli ex-otago, di dente nell'ultimo mese e di danger mouse e daniele luppi nei lunghi viaggi in treno


la bella conferma degli eva mon amour e la folgorazione di vanamusae, soprattutto grazie a Ottobre (intesa come canzone)


 


 


e infine le canzoni





































































































1 

  
20

2 

  
16

3 

  
13

3 

  
13

5

  
12

5 

  
12

7

  
11

7

  
11

9 

  
10

9 

  
10

9

  
10

9

  
10


 


che dire, plebiscito de i cani e dgli ex otago, resta fuori dalla classifica per un niente Ottobre, c'è dente con piccolo destino ridicolo che era stato un bel tunnel


anche qui, come nelle categorie precedenti, parecchi meno ascolti, forse parecchia piu auto e parecchi meno autobus giornalieri per ascoltare canzoni, e da queste considerazioni e dal confonto con i sei mesi precedenti si possono decretare la canzone, l'album e l'artista del 2011


 


and the winners are




Artista












Ascolta

  
258


Album













1Ascolta

  
144


Brano













1 

  
33


 


 


 


ok, ho finito, buon 2012 a tutti


 


 


 

domenica 25 dicembre 2011

Io se ci credo sono pronto a tutto

Ides-of-March.jpgho visto le idi di marzo, il film di clooney con cloneey, quello di drive e un pacco di gente strafamosa come da tradizione clooneyana


e che dire, funziona alla grande, le idi di marzo è un gran bel film


è la storia della campagna per le primarie del partito democratico durante le elezioni in ohio, con clooney a fare il governatore e gli altri a fare quelli che organizzano, scrivono discorsi, gestiscono appuntamenti, parlano con la stampa


 


insomma, in questa frenesia da campagna elettorale si sviluppa la storia, frenetica anch'essa nei dialoghi e negli eventi


non ci sono effetti speciali o inseguimienti o attentati al candidato, solo paroleparoleparole tra i vari personaggi, che giocano sul filo del detto e non detto, creando un clima dentro al quale tutto è importante e tutto si basa sulla completezza della storia che pian piano si gonfia


 


mi è piaciuto molto le idi di marzo, mi è piaciuto per quanto detto e perche la tensione, la rabbia e la disperazione si possono mostrare anche senza cose eclatanti, con dialoghi e basta, senza neanche alzar la voce, dimostrazione di un tipo di cinema sottile e spettacolare al tempo stesso


 


 


 


 


 


 


Le idi di Marzo (The Ides of March)


Voto: 7.5


 


 


 

venerdì 9 dicembre 2011

"Perchè è tuo figlio!!"

cover1300.jpgoggi giornata di giochi, nel senso che passo questi 5 minuti a divertirmi a stroncare, probabilmente piu del dovuto, un film che ho visto ieri sera, Scialla (stai sereno)


 


dal punto di vista del gusto (mio) non mi è piaciuto per niente, storia vista e rivista e sensazione di vedere una fiction sui cesaroniliceali o giu di li, nonostante non abbia guardato questi ultimi era piu o meno cosi che me li aspettevo


scialla è un concentrato di cliché e romanismi esasperati e da scene macciacapatondiane che vengo ad illustrare, in ordine piu o meno sparso, con spoiler alti senno mi tolgo meta del divertimento


via con i cliché, dove per lui intendo il ragazzino, per il padre intendo il padre


 


- il ragazzino con il cappuccio, che fa boxe, che è coraggioso, che è onesto valoroso pero sogna una vita simil criminale per il rispetto, che pero è anche intelligente solo svogliato


- la mamma, che va dall'ignaro padre e in un bar in una notte, sciogliendosi i capelli dice la frasona "perchè è tuo figlio"


- il ragazzino rispettato da tutti pero è pulito, nel senso che non si droga, non fuma, ecc ecc


- il ragazzino che ascolta musica rap, attacca scrittone contro i vetri di camera, gira in boxer firmati e in canottiere nera


- lo sleng dei cciovani romani, non si capisce una parola


- la frase 'unt'accollà, memorabile nella scena di lui che parla con la madre al telefono, lascia lo zaino in terra, e dopo due settimane che non sente la madre inizia una serie di scialla 'unt'accollà scialla 'unt'accolla e poi basta


- il padre che si preoccupa, che fa studiare il ragazzino


- il ragazzino che è come sopra pero sarebbe anche bravo se solo lo volesse


- il ragazzino che si caccia nei guai, che corre, che cammina per la tangenziale, che è sull'autobus, che guarda fuori dal finestrino e ascolta musica rap a palla


- il ragazzino che si nasconde nel parco, sotto un faro alogeno per non farsi vedere, sopra uno scivolo, memorabile e geniale


- il padre che lo raggiunge, che gli racconta la verita nel momento peggiore, che si blocca con la schiena, che prende un pugno, che arriva il megacapo del giro che lo tratta benissimo perche se lo ricorda quando insegnava, che dimentica tutto, che lo ammira e lo riporta a casa (primo messaggio del film, studia perche hai piu rispetto che se meni)


- il ragazzino che porta il padre, oramai diventato persona degna di pietas, sulle spalle, come enea nella scena precedente, guarda un po


- il ragazzino che studia studia e prende bei voti a fine anno


- la maestra cattiva


- il ragazzino che si fa bocciare apposta, perche vuole ricominciare, e lo fa con un'entrata plateale in sala professori


- la pornostar della biografia, messa lì per dire le parole doppiapenetrazione e troia e cazzi


- il ragazzino che vede la suddetta a casa sua, che le da un bacio in fronte e basta senza un perche


- il derby lazio roma


- ercapitano


- daje, levate, la macchina gialla, e le pistole sul comodino e il mazzo di soldi arrotolati, uao, chi l'avrebbe mai detto


 


sperando di essermi ricordato tutto


 


 


 


 


 


Scialla (Stai sereno)


Voto: 3


 


 


 

lunedì 21 novembre 2011

esatto anche nell'errore

bp40.jpgè un bel po che non scrivo, è un po che non sono ispirato al momento giusto


spesso mi succede di esserlo in treno, nelle mille ore che passo sui vari regionali tra la toscana e l'emilia, ma in assenza di supporti e immediati post mi limito ai tweet su twitter, 140 caratteri che hanno la valenza che hanno


 


e allora un paio di considerazioni, questa è la prima, riferita a un libro che ho letto, prima di un'altra, riferita ad un altro libro e a un paio di cose delle quali ho gia parlato tempo fa


iniziamo parlando dell'ultimo libro di Baricco, Mr Gwyn, che uso come pretesto


spesso mi capita di pensare a quella che è la bellezza, la bellezza soggettiva riferita a qualcosa che si vede, si sente, si legge


e mi capita di pensarci in relazione ai grandi autori, registi, attori, scrittori, musicisti, cantanti che seguo, quelli che sono i mei "qualcosa preferiti", quelli dei quali non vedo l'ora esca qualcosa di nuovo, dei quali cerco di collezionare dischilibridvd, insomma, quelli dei quali mi definirei fan


credo che il problema principale di questo approccio, il mio, rispetto a questi nuovi lavori sia l'attesa, l'aspettativa, che puo avere effetti diversi e opposti


perche a volte, come in the tree of life di malick, il pregiudizio, l'aspettativa, l'amore verso un regista ti porta a accettare scelte opinabili, a difendere critiche feroci e aspetti oggettivi che si tende facilmente a dimenticare


pero puo succedere anche la cosa opposta, come in this must be the place, dove uno dei tuoi registi italiani preferiti insieme al tuo attore preferito ti fanno gridare al capolavoro prima di entrare in sala, ti fanno attendere con ansia la data di uscita, ti fanno immaginare un film indimenticabile


poi succede che non è cosi come ti aspetti e ti trovi a stroncare il film, a uscire deluso, a dare voti pessimi e a rimanerci male e a discutere con tutti di questo


 


e allora viene da paragonare, a proposiro di voti, il 4.5 di sorrentino e l'8 di malick


che valore hanno? quanto il primo è tirato verso il basso e quanto il secondo verso l'alto? e perche queste direzioni e non viceversa


forse risposte ce ne sono, credo che se malick avesse fatto un film un minimo lineare l'avrei stroncato, perche stroncare una cosa complessa come the tree of life è infinitamente piu difficile che farlo per un film legato ai dettagli, alle piccole cose


e quindi parte il voto, la delusione, l'esaltazione, gli stati d'animo, pero credo sia giusto cosi, perche se ad esempio una cosa l'hai gia vista non puoi difenderla o amarla come fosse la prima volta (a questo proposito mi viene da pensare a Benvenuti al sud, che odio dichiaratamente e che stroncherei a prescindere anche fosse fatto benissimo e anche meglio), perche se l'aspettativa è alta piu grande sara il botto quando rimetterai i piedi a terra


 


tutto questo con il nuovo libro di baricco c'entra fino a un certo punto, perche è il tuo scrittore preferito, perche ogni tanto rileggi delel frasi a caso di oceano mare o di castelli di rabbia e te ne rinnamori ogni volta, poi leggi mr gwyn e leggi un bel libro, pero è come gli altri, e metti tre stelline su anobii come un firmino o un vento largo qualsiasi


 


 


 


 

giovedì 3 novembre 2011

bentornata a casa

l5536175.jpgho un ritardo enorme nel parlare di uno degli eventi che attendevo da un sacco di tempo, diciamo l'evento clou del 2011, poi film incantevoli e drammi insaspettati hanno fatto slittare questo post


comunque


dieci giorni fa si è conclusa la coppa del mondo di rugby, quella in nuova zelanda, quella che ha riportato l'Italia sulla terra e fatto capire che le vittorie sono miracoli occasionali e difficilmente ripetibili in quanto tali


la coppa del mondo tornava nel paese dei tutti neri dopo la prima edizione, quella del 1987, quella vinta dagli uomini di casa


e proprio gli uomini di casa erano costretti a vincere, qui piu che mai, perche dopo le delusioni 2003 e 2007 sembrava inappropriato non vedere la webb ellis tra le mani all blacks visto il gioco, vista la forza praticamente assoluta da sempre


insomma, la coppa sembrava una maledizione


poi la finale con la francia, identica alla finale 1987, e fin qui buoni auspici, ma con quella francia bestia nera dei tuttineri, capace di eliminarli nel 2003 e di cogliere insapettate vittorie nei vari testmatch, praticamente una medaglia a due facce


e finale è stata, con gli all blacks che hanno giocato contratti, contrattissimi, come a dover sostenere i milioni di occhi dei connazionali che osservavano, preoccupati per una delusione che sarebbe stata enorme e insostenibile


 


al fischio finale tutta questa pressione se n'è andata, questa paura è evaporata, nonostante il punteggio, 8 a 7, nonostante per chi guardava la sensazione sia stata che quasi quasi la francia avrebbe meritato di vincere, ma come si sa i nonostante son buoni per chiacchere da bar e due parole sotto casa, nonostante in quei momenti i pensieri andavano altrove e la partita era gia in secondo piano


 


 


 


 

giovedì 27 ottobre 2011

La Terra è malvagia

Melancholia1.jpgeccoci qua, a parlare del nuovo capolavoro di Von Trier, di Melancholia, quello di cannes, quello del quale nessuno a parlato perche si parlava delle frasi a vanvera di von trier stesso


melancholia è un film in due parti, come tutti sapranno, parti alle quali viene dato il nome delle due sorelle protagoniste, perche queste vengono messe a nudo nella loro debolezza e nel loro terrore, rispettivamente, nella prima e nella seconda parte


 


le due parti e le due protagoniste sono meravigliose, splendide, sublimi, ognuna soprattutto nella parte a lei dedicata, con krinsten dunst che per questo ha anche vinto il premio come miglior attirce a cannes, anche se a me francamente è piaciuta di piu charlotte gainsbourg, ma questa è un'opinione personale


in melancholia ci sono dei primi piani convulsivi, tremolanti (in contrapposizione alla "carrellati di carrelli" di sorrentino di qualche tempo fa che era da mal di mare, piccolo inciso), e dei silenzi, dei rumori, delle piccole attenzioni alla regia che sono dei piccoli gioielli (a me è piaciuto l'inizio, il pezzo della limousine secondo me è stupendo)


in melancholia ci sono soprattutto delle musiche meravigliose, sparate a un volume altissimo, crescente, avvolgente, in diversi momenti del film, e anche nel finale, anche se la musica migliore, quella che ti lascia senza fiato, è quella che inizia quando compaiono i nomi degli attori protagonisti, quei 20 secondi tra l'ultima scena e i titoli di coda che scorrono


 


 


 


 


 


 


Melancholia


Voto: 8


 


 


 


 


 


PS: avevo dato un 7.5 appena uscito, ma piu ci ripensavo e piu mi piaceva, quindi ho trattato con la mia vocina che mi dice che la prima è quella che conta e per stavolta l'ho fatta franca


 


 

lunedì 24 ottobre 2011

il giorno dopo

splashCiaoSic.jpgè irreale parlare di quanto successo domenica mattina, e sinceramente faccio anche un po fatica a farlo, perche questo richiederebbe la vera presa di coscienza di tutto questo, e forse il mio è un semplice modo per proteggermi dalla morsa allo stomaco della realta


 


posso dire cosa non mi è piaciuto in questo giorno e mezzo


non mi sono piaciute le prime pagine dei giornali di oggi, perche quasi tutte avevano le immagini dell'incidente, con alcuni zoom e cerchietti che si potevano evitare, perche non credo abbia molto senso capire chi è stato e nemmeno avere una gigantografia del presumibile ultimo istante di vita di un ragazzo della mia eta


non mi sono piaciute neanche le tre ore di diretta, anche se ne ho viste meta, con interviste che volevano capire i motivi medici del fatto, con relative frasi retoriche sulla sicurezza e via dicendo, domande buone per i giorni successivi, inappropriate per un ragionamento con gli occhi gonfi


in questo le parole di bulbarelli e della de stefano a giro dopo la caduta di weiland avevano un valore in piu


 


mi è piaciuto quello che ha scritto terruzzi, come al solito, e il relativo video, come al solito


mi è piaciuto quello che han detto oggi a Studio Sport, puntata da magone, e quello che ha detto agostini, perche puo permettersi un giudizio


 


ecco, questo riesco a fare, una mera scelta di cio che è bene e cio che è male, in mezzo al ricordo che non va via dalla testa di immagini terribili, in mezzo all'illusione che tra un po mi svegliero, in mezzo all'irrealta di immaginarsi il numero 58 senza lui sopra, di non sentire le sue battute in romagnolo, di non vedere quei capelli caratteristici, ultima fatale immagine di un destino beffardo


 


 


 


 


 


 

giovedì 20 ottobre 2011

un altro piccolo capolavoro

the-borrowers-Karigurashi-No-Arriety-339x480.jpgaltra recensione cinematografica dopo le ultime che non sono piaciute a nessuno, stavolta Arrietty, film che ho visto qualche giorno fae che probabilmente non ha visto nessuno quindi stavolta sono al sicuro


Arrietty è l'ultimo lavoro dello studio Ghibli, a chi non sapesse a cosa mi riferisco consiglio un giretto su wikipedia e un modo veloce per recuperare gli anni di vita persi




ma tornando a noi


stavolta alla regia non c'è il maestro Myiazaki, presente invece in qualita di sceneggiatore e produttore esecutivo (come se fosse poco), che lascia il posto all'esordiente Yonebayashi


che dire, il film è un classico cartone animato del genere, di quelli che vedevamo noi da piccoli, con la moralita sopra a tutto, con un sacco di momenti tristi e scelte complesse che rendono i lavori ghibli spesso piu seri o drammatici di molti film "umani"


questo salta all'occhio soprattutto se confrontato con i trailer prima della visione, oramai i cartoni moderni sono fatti in computer grafica e devono far ridere, solo che uscendone uno a settimana le battute e le situazioni sono praticamente sempre le stesse, quello che si distrae e si schianta contro un palo, quello che inciampa, quello che si trova in situazioni imbarazzanti, insomma, un'anticamera di un cinepanettone


 


in arrietty si respira l'aria di una volta, quella bolla di immagini e storie che fortunatamente restano e che un po fanno tornare indietro con la mente e un po fan venire voglia di tenersele solo per se, come un qualcosa da preservare


 


 


 


Arrietty (借りぐらしのアリエッティ)


Voto: 7


 


 



lunedì 17 ottobre 2011

this is not the place

this_must_be_the_place.jpgThis must be the place è un film scollegato, senza ritmo, con una storia che non ha una linearita e neanche pathos, è soporifero e forse anche doppiato da cani (la voce di sean penn non puo esser quella, nonostante il personaggio)


ci sono un sacco di cose delle quali non si capisce il motivo o che sono fini a se stesse, e poi lasciate li, a volteggiare in un qualcosa privo di dialoghi decenti e azioni, poi le cose accadono e non se ne capisce il motivo, perche per la pochezza del prima il dopo puo essere qualsiasi cosa


 


this must be the place è un peccato perche dietro la macchina da presa c'è sorrentino, molto bravo e soprattutto alla grande occasione oltre oceano, e c'è sean penn, che io adoro, e per queste cose è un peccato, un vero peccato


 


 


 


This Must Be The Place (This Must Be The Place)


Voto: 4.5


 


 


 

giovedì 13 ottobre 2011

la Storia di Seb

128796773_10.jpgpost celebrativo dedicato a sebastian vettel, che dire, il piu giovane campione del mondo della storia, il piu giovane bicampione del mondo della storia, il piu giovane pilota in pole della storia, il piu giovane vincitore della storia, insomma, Seb è destinato ad entrarci, nella Storia, e vista la sua eta, 24 anni, c'è da ipotizzare almeno un decennio alla grande, con record da abbattere e sbriciolare


 


c'è anche chi parla di superiorita della macchina, ma basta guardare webber, chi di pilota che vince perche parte sempre dalla pole, ma basta pensare a come ha vinto il mondiale l'anno scorso per ricredersi


 


insomma, poche chiacchere, è un fenomeno, punto e basta, e ci sara da fare i conti con lui per parecchio tempo


 


 


nel frattempo in giappone ha vinto un grandissimo Button davanti ad un altrettanto grande Alonso, prima del biondino, appunto


il buon vecchio gino ha continuato a picchiarsi con quello che è il suo avversario preferito 2011, felipe massa, ancora a corto di risultati, non vede il podio dalla korea 2010 e non vince dal 2008, miglior piazzamento 2011 un quinto posto


ecco, per dare l'idea del perche di alcuni problemi ferrari in classifica, pensando anche al rinnovo per il 2012 gia firmato da tempo


 


 

lunedì 10 ottobre 2011

Io ti vedo

Avatar17.jpgpronto alla gogna pubblica, all'insulto globale, pronto a sentirmi dire vuoi fare il solito, te la tiri, io i iflm che mi consigli te non ci andro neanche morto eccetera eccetera


il motivo è nel film che ho visto, quello qui a fianco, il film dei record, quello del 3D, quel megacolossal con due obiettivi nell macchina da presa per le profondita (che comunque sa linux ndr) quello degli omini blu (non i puffi, quello è al cinema ORA)


 


il fatto è che Avatar non mi è piaciuto, perche nella magnificenza delle immagini, degli effetti (nonostante non abbia ovviamente visto il 3D), nelle scenografie, negli pseudomessaggi cultural - antropologici c'è una sola cosa che mi viene in mente durante e dopo


 


Pocahontas


 


si, lei, quella del classico disney, quella che ha ispirato, nella completezza, mallick, insomma quella storia che si trova qui, quella storia che tutti sanno e che comunque tutti immaginano


il film (posso anche un po spoilerare, tanto l'avevano gia visto tutti tranne me) è un insieme di cliché infinito, una storia che è prevedibilissima, ma non per pocahontas, perche non lascia mai il dubbio, neanche per sbaglio, neanche un po


e poi i cliché. lui che dovrebbe essere un marine sparaspara e invece è anche buono e intelligente, lui che torna a camminare grazie all'avatar, lui che si innamora e sul piu bello viene considerato traditore da tutti, lui che si trova solo, lui che fa una prova coraggiosa, lui che torna da eroe, lui che convince gente mai vista con facilita in 5 minuti, lui che combatte dalla parte dei buoni nonostante prima fosse dei cattivi, lui che è valoroso, lui che sta per morire ma non muore, lui che si rialza, lui che ha il faccia a faccia con il megacattivo che cattivo non si puo e per questo non muore mai, lui che trionfa, lui che commemora, lui che apre gli occhi


 


insomma, non si puo, per dirla con un po d vergogna verrebbe da dire che Titanic almeno in confornto aveva un finale drammatico, una storia un po nuova, e piu o meno si era gridato al miracolo tecnologico - rivoluzionario anche al tempo


 


insomma, avatar e bellissimo per come è fatto, mezzo cartone animato (si si lo so che non è cosi pero era per caoirci) mezzo film, mischiato che neanche ti sembra, mischiato benissimo, magari con gli occhialini dava anche quella cosa in piu


 


ah, ultima cosa: vabbe sfruttare e mostrare le meraviglie del 3D, ma non necessariamente ci devono essere sempre immagini da davanti o da dietro o oggetti in primo piano per far vedere che c'è la profondita, insomma, un attimo di tregua please


anzi, un 'altra cosa, il famigerato albero e tutte quelle cose li che sono antropologicamente, o almeno sembra, rilevanti, C'ERANO ANCHE IN POCAHONTAS (chiedo scusa ma mi è tornato in mente solo ora)


 


insomma, avevo dato 6, lo confermo perche la prima risposta è quella che conta (come al telequiz), pero che fatica


 


 


 


Avatar


Voto: 6


 


 


 

giovedì 6 ottobre 2011

ma non capisci?

4174657708_e427c61708.jpgho letto un libto che si chiama Riportando tutto a casa, l'ha scritto Nicola Lagioia


il libro è stato comprato in maniera casuale, per il dettaglio qui a fianco, cioe per la copertina di gipi, che per me valeva l'acquisto punto e basta


 


la storia parla di un ragazzino, inizialmente un po meno che un ragazzino, nella Bari del boom fine anni 70 e nella bari dell'eroina fine anni 80, con lui che cresce e che vive i cambiamenti, nella sua famiglia, negli amici e dentro di se


il libro sembra un diario, intanto perche è scritto in prima persona, e poi ci sono diverse scene, diversi dettagli che danno l'idea di un qualcosa di vivo negli occhi di chi scriveva, di qualcosa di reale e che si poteva toccare con mano


si parla di questo e se ne parla con gli occhi di oggi, con i ragazzi di allora che sono cresciuti, in maniera diversa, con strade diverse


quello di Lagioia sembra un conto aperto con il passato, con se stesso, come se non avesse ben capito, come se cercasse alcune spiegazioni e come se cercasse un perche, una motivazione, utile a colmare 20 anni di tempo ma non a tappare certi buchi


 


 


 


 


 


riporto qui le ultime righe dell'ultima interminabile e maravigliosa frase del quattordicesimo capitolo, mi sarebbe piaciuto riportarla tutta ma è quasi due pagine




...ma allora come mai continua a esistere ogni sera, tra le striature viola del cielo della sera e in uno stato addirittura precedente, sulla lunghezza d'onda dove la luce non è ancora percepibile - il tempo che distrugge è il tempo che conserva -, di conseguenza significa che mi dispiace, mi dispiace e non capisco, non capisco bene, non lo capisco ancora cosi bene.


 


 


 


 

lunedì 3 ottobre 2011

io guido e basta

drive-poster-ryan-gosling.jpgquando ho visto il trailer di Drive mi sono detto "ok questo è uno di quei film che mi vedrò a casa ecchissene"


in realta poteva anche andare cosi, a parte che Drive, nonostante la storia gia vista e alcune cose che secondo me potevano esser sviluppate di piu, è bellissimo


è bellissimo nei modi, una fotografia eccezionale, e nei suoni, una colonna sonora meravigliosa, cupa e dolce allo stesso tempo


il film è crudo, crudissimo, in alcuni momenti anche troppo per i mei gusti, con scene di uccisioni e sangue fin troppo esplicite, e attimi di violenza, magari non proprio fisica, eccezionali


 


a me è piaciuto parecchio il primo pezzo, i primi due minuti (qui), secondo me anche come preambolo ad una possibile storia, poi il film va da un'altra parte, una parte niente di chè, ma ci va in maniera meravigliosa


 


 


 


Drive (Drive)


Voto: 6.5


 


 


 


 


 


 

domenica 2 ottobre 2011

attimi di Storia

2056735_lrg-169.jpgper rendersi conto di quello che era la partita di questa mattina tra irlanda e italia basta vedere questa foto, con i fratelli bergamasco, con mirco in lacrime, lacrime copiose, al momento dell'inno, prima del calcio d'inizio


ed è forse stato questo il punto debole dei nostri, da quattro anni si diceva che sarebbe stata la partita della vita, che dovevamo fare la storia, che era il momento di arrivare ai quarti, che dopo la delusione con la scozia del mondiale francese era la volta di cambiare marcia, di avere un risultato importante, da ricordare


 


e la Storia si è trasformata in tensione, in paura, in terrore quando gli irlandesi hanno preso il sopravvento, in sconcerto quando è uscito castrogiovanni e la mischia non era piu all'altezza, in caos mentale quando il puntegglio se ne andava


 


ci è mancata la pazienza, all'inizio, per fare le cose facili e magari andar sopra, la rabbia, la foga ci sono state nemiche e quando si sono limitate non si sono trasformate in voglia e cattiveria agonistica ma in frustrazione e incapacita di giocare, con i fantasmi del ritorno a casa


 


 


 


perdere con l'irlanda è un risultato piu che prevedibile, magari non cosi, magari con altre attenuanti e altri modi, poi potremmo stare qui a parlare del come, potremmo immaginare formazioni e cambi, convocati diversi e modi di giocare, potremmo prendercela con mallett, con i giocatori, con la federazione, con l'arbitro e con sky che non fa vedere le partite, per ora siamo qui dispiaciuti, rammaricati per come abbiamo perso, e liberi finalmente da quest'ansia da tutto o niente, da partita della vita, da attimo senza ritorno, da lacrime durante l'inno


 


 


 

sabato 1 ottobre 2011

seb come al solito, gino anche

l5474557.jpgok, gran premio di singapore, stesse storie di altre volte sia dal punto di vista tracciato che risultato


vince vettel, dope esser partito in pole, meno uno dal titolo, solita roba


singapore lo stesso delirio di curve, inutili ai fini dello spettacolo, inutile il fatto della notturna, insomma, un circo per vecchi


per fortuna ci han pensato il vecchio schumi e in buon gino a movimentare la cosa, il primo decollando su perez e atterrando in prossimita di rosberg, che anche nel non farsi centrare toglie soddisfazioni al compagno di squadra


il buon gino invece ha fatto il solito, picchia, morde, fa incazzare tutti, viene penalizzato, sorpassa, esagera, insomma, repertorio completo, scena quasi tolta al quasi campione, che aspetta un niente per festeggiare, che a 24 anni e con due titoli ha davanti una serie di record da battere che pare impressionante


 


 


 


 

martedì 27 settembre 2011

a mente libera

2055192_lrg-169.jpge ora possiamo guardare a domenica, ore 9.30 italiane, e iniziare a pensare agli irlandesi, altra cosa rispetto agli americani, altro pianeta rispetto ai russi


possiamo pero guardarci senza calcoli, senza la necessita di vincere con punteggio, senza scarti e calcoli, ma al massimo, perche dovra essere un'impresa, una partira perfetta, quella ideale per entrare nella storia, per ricordare il mondiale neozelandese e non bollarlo come un mondiale come gli altri


 


e poi potrebbe essere l'ultima di mallett, che ovviamente spera, e noi insieme a lui, di no, in attesa di un saluto almeno piu degno, ad esempio con quel sudafrica, il suo sudafrica, che ci aspetterebbe oltre le porte della storia


 


 


 

domenica 25 settembre 2011

primo passo, inizia la salita

2052896_lrg-169.jpge parliamo della vittoria facile della nostra nazionale con i russi, che parlare di vittoria facile per l'italia ovale fa un po effetto considerando l'attitudine alla sofferenza sempre e comunque


c'era da pensare al punteggio, al bonus delle quattro mete, perche l'irlanda ha fatto l'impresa con i wallabies, dopo il mezzo passo falso contro gli USA che faceva pensare al solito mondiale sottotono per la squadra del trifoglio


e punteggio c'è stato, quattro mete in appena 16 minuti, credo una sorta di record per i nostri, e discorso bonus archiviato velocemente, cosi come il discorso vittoria, ampiamente arrivata contro la modesta formazione russa


insomma, aspetti positivi in tutti i sensi, nove mete fatte, vittoria facile e un aspetto negativo pero da non sottovalutare, cioe le mete subite, tre, troppe, considerando al modestia degli altri, considerando che sono venuti di qua praticamentre tre volte


e mallett infatti nel dopopartita si è lamentato, e parecchio di questo, perche gli USA sono anche altra cosa, perche domenica prossima i trequarti irlandesi sareanno un altro pianeta, quindi occhi aperti, che in sette giorni ci si gioca la storia


 


 


 

venerdì 23 settembre 2011

Siamo buoni?

L-ultimo-terrestre-di-Gipi_full.jpgok, questo è un post che speravo di non dover fare, che speravo di fare ma in maniera diversa, che potevo evitare, che potrei evitare vista l'assenza di minacce o cose cosi, chiamatelo dovere di cronaca, masochismo, spreco del tempo mattutino


comunque


 


sono andato a vedere il film di Gipi, si quel Gipi, dopo un primo tentativo andato a vuoto causa cinema in giorno di chiusura


 


il film di Gipi te lo aspetti geniale nei personaggi, neii dialoghi, nelle cose che succedono


te lo aspetti geniale soprattutto nei modi, nel non dire e lasciare intuire, nel dare senso di magone e liberta insieme, nell'essere coi personaggi sempre, comunque, perche sei te, sullo schermo, sulle pagine, sulle tavole


 


il film ha il problema di mettere insieme troppe cose, senza approfondirle o lasciandole cosi, di aspettarti tutto, poi quando succede finisce, e si passa ad altro, fino alla fine


poi ci sono troppe spiegazioni, quello che si intuisce lo spiegano, quello che pensi ti vien detto, esci che non hai niente a cui pensare perche ti han fatto tutto il lavoro al posto tuo


 


insomma, io non me la sento, non me la sono sentita uscito dal cinema, perche gipi è gipi, perche sono di parte, schierato, palesemente, pero stavolta la sufficienza non ci stava, nonostante quanto scritto sotto


 


 


L'ultimo terrestre


Voto: 6,5


 


 

martedì 20 settembre 2011

perchè una spugna di mare non ha mai giornate no

trapped-white-shadow-400a061807.jpgho letto il mio primo libro di palahniuk, soffocare


soffocare è un libro che parla di un tizio in crisi su tutto, sessodipendente, con la madre in fin di vita, con un lavoro che lo costringe a vivere le giornate nel tardo '700, senza uno scopo e senza un briciolo di soddisfazioni


ha un amico, denny, anche lui dipendente, anche lui strano, e frequenta persone, anche loro dipendenti, anche loro strane


 


il titolo, soffocare, viene da una cosa che fa il protagonista nei ristoranti, mette in bocca pezzi di cibo troppo grandi fino a soffocare, fino a che non arriva l'eroe di turno che lo salva


fa questo per l'eroe, per far diventare un tizio qualsiasi un eroe, per far si che questo si ricordi per sempre di lui, per cambiarli la vita, per salvarlo


 


poi ci sono tante altre cose, c'è una dottoressa, ci sono i pazienti, c'è la mamma, ci sono dei fari, ci sono delle pietre, tante, tantissime pietre, c'è del dolore, dell'insolutezza, dell'incertezza


 


 


Possiamo passare la vita a farci dire dal mondo cosa siamo. Sani di mente o pazzi. stinchi di santo o sessodipendenti. Eroi o vittime. A lasciare che la storia ci spieghi se siamo buoni o cattivi.


A lasciare che sia il passato a decidere il nostro futuro.


Oppure possiamo scegliere da noi.


E forse inventare qualcosa di meglio è proprio il nostro compito.


 


 


 


 

venerdì 16 settembre 2011

Piuttosto che diventare un fascista, meglio essere un maiale

porco_rosso_92.jpgho visto un altro film di miyazaki, del '92, si chiama porco rosso


avevo questo film in giapponese sottotitolato, poi non so perche ma un paio di anni fa è stato proiettato al cinema in italia, con doppiaggi e accortezze del caso che mi hanno invogliato un po di piu


io sono di parte, quindi diro subito che è meraviglioso, in tutto, a partire dalle scenografie mai banali, con accortezze che solo miyazaki sa dare, movimenti continui in scenari vivi e splendidi


poi ci sono i disegni, altro marchio di fabbrica, sognanti, simpatici e caldi, che accolgono nella loro complicatezza e liberano nella loro semplicita


 


poi la storia, capolavoro, con gran parte del film serio, serissimo, con questo personaggio, porco rosso, che è uno di quei personaggi un po cosi che avresti sempre voluto inventare o trovare fin da bambino


e l'altra parte, un po scansonata e buffa, a tratti paradossale, prima di un finale capolavoro che ti lascia con quel senso di nostalgia che sa di fine estate e del ricordi di quelle passate


 


 


 


Porco Rosso (紅の豚, Kurenai no buta)


Voto: 9


 


 



giovedì 15 settembre 2011

fin qui da copione, anche se

124721825_10.jpged eccoci a parlare del mondiale di rugby, mondiale neozelandese che vede i neozelandesi come sempre superfavoriti, nonostante l'ultima vittoria risalga alla prima edizione, quella dell'87, quella in terra maori, guarda caso


e parliamo dell'italia, dopo il ko preventivato e preventivabile con l'australia, squadra super in forma e super potenza a prescindere


e pensare che c'erano stati i primi 40 minuti terninati con un pareggio, 6 a 6, che avevano lasciato grosse speranze noin dico per la vittoria, chimera inarrivabile, ma per una prestazione da ricordare


poi un'amnesia, meta subita, e via che gli australiani cominciano a far danzare la palla da par loro, senza tregua, come se la tranquillita del vantaggio li avesse liberati, e poi noi che cominciamo a vedere accendersi la spia rossa della benzina, e un'altra meta, un'altra, un'altra, in poco tempo


 


certo, guardare poi il risultato vien da dire che ce lo sapettavamo, guardando il primo tempo vien da dire peccato, guardando la russi di settimana prossima e gli stati uniti tra due vien da pensare che comunque ci sara da soffrire sempre, che sì la partita della vita è quella del 2 ottobre con gli irlandesi ma le nostre amnesie rischiano di farci sottovalutare possibili pericoli


 


 


 


 

lunedì 12 settembre 2011

bella roba vecchietto

l5437012.jpgc'erano molte immagini tra le quali poter sceglier per questo post


c'erano le lacrime di vettel, commosso come se avesse vinto il mondiale, forse perche davvero si rende conto di averlo vinto, praticamente


c'era la partenza di alonso, cattivo, cattivissimo, in grado di dare qualche palpitazione in piu ai 90mila del parco di monza per qualche giro, come ai vecchi tempi, come l'anno scorso


c'era button, come sempre piu spesso di una concretezza esasperante con ottimi risultati annessi


 


e poi cìè quella che ho scelto, quella del signore in grigio mercedes con casco ferrari, come ai vecchi tempi


c'è insomma quel schumacher che finisce quarto, che lotta come un leone con gino hamilton, che cerca di infilarlo da tutte le parti, in tutte le curve, in ogni centimetro


ma lui niente, si fa rimproverare dalla direzione gara, cosa anche abbastanza scandalosa visto che il suo comportamento non sembrava da richiamare, cede a gino solo qualche metro, qualche curva, e poi di nuovo davanti, cattivissimo, fino a far infuriare quel gino la, che richiama l'attenzione, chiee aiuto alla direzione stessa, come un bimbo che chiama la maestra se il piu grande lo prende a sberle


 


quello che resta del week end monzese è questo, oltre a una gara al cardiopalmo, per le scie, le ali, i sorpassi all'esterno al curvone, la legnata di liuzzi alla curva 1, quella di webber, sempre piu smarrito, in parabolica, dopo aver centrato massa


insomma, bella roba


 


 


 

sabato 3 settembre 2011

la pioggia, la prima pioggia

302e18c37caa36fe0f45687dd8b74a31.jpegoggi voglio parlare di un libro che ho finito di leggere qualche giorno fa in uno dei miei viaggi, anzi spostamenti, in treno


 


il libro parla di un certo yair che vede una donna e comincia e inviarle lettere meravigliose, aprendosi totalmente e confidandole la parte piu nascosta e piu intima di sé


ah, dimenticavo, il libro si chiama Che tu sia per me il coltello ed è scritto da david grossman


inizia cosi una corrispondenza, corrispondenza che si intuisce dalle lettere stesse di yair, che trovano risposta e che fanno riferimento a quelle di ritorno, della donna, di myriam


per un bel po di pagine questo, con frasi a volte molto-quasitroppo auliche, a volte bellissime, meravigliose nella grandezza e nella purezza, in una ricerca dell'intimità assoluta creata dalla simbiosi costruita sulle parole e sullo spogliarsi del mondo per l'altro


 


dico la verita, inizialmente questo era quasi eccessivo, a volte mi è venuto in mente fosse il delirio di un folle che immagina tutto, poi il libro prende le parti di lei, parte meravigliosa, e si capisce tutto, si vedono le fughe, le paure, gli allontanamenti, la necessita e il bisogno dell'altro, altro inteso come insieme di parole e modo e possibilita per arrivare a sé, per essere sé


poi inizia a piovere, ed è bellissimo


 


 


 


il treno continuava ad andare, ancora una mezz'oretta, fisso con lo sguardo fuori e dentro, poi la mia stazione, gli scalini, lo stordimento, ancora la necessita di pensarci un po, la difficolta nel parlare per la testa piena, due passi a piedi, per prendere ancora un po di tempo


 


 


 


ho pensato che ora, quando sei con me, conosci alla perfezione il mio vocabolario piu intimo


 


 


 

venerdì 26 agosto 2011

Seicresciutoquiconlemiestesseregole

town-tp-038-large.jpgho visto The Town, un film di e con Ben Affleck


è un film che si svolge a boston e parla di boston, di un quartiere in particolare, dove abitano i protagonisti, che svaligiano e rapinano, un po duri un po nientemortisennocimettonodentro


il film tecnicamente è fatto molto bene, avvincente quanto basta e con la giusta dose di pensate, scopiazzate qua e la ma senza esagerare


poi c'è anche la parte dei dialoghi da duri tenonsaichissonoio, nonpuoiandartenepercheseipartediquesto, siamocomefratelli, checcazzovuoivogliocambiarvita e via dicendo, insomma, the town in quanto film sui sobborghi americani ha una buona parte di dialoghi tipici dei film sui sobborghi americani


 


in definitiva è gradevole, niente di piu e niente di meno, un paio d'ore senza infamia e senza lode


 


 


 


ps: ho un po esagerato conleparoletuttattaccatemaoggimiandavacosi


scusate


 


 


 


The Town


Voto:6,5


 


 


 

sabato 20 agosto 2011

e questo non vuol dire essere liberi. persi semmai

c_res_manuele-fior-cinquemila-chilometri-al-secondo-pag-72-1.jpgho letto cinquemila chilometri al secondo, che è un fumetto, o per meglio dire un romanzo a fumetti


è diverso dagli altri che ho letto,  essendo anche il primo non di Gipi, con molte piu immagini e molte, moltissime meno parole


cinquemila chilometri al secondo parla di due amici e una ragazza, saltando nel tempo, prima da ragazzini, poi da giovani, poi da adulti


si parla poco come dicevo, ma si parla benissimo e si parla di cose e pensieri, di preoccupazioni e del passato, di come le loro vite si intreccino, di come si allontanino e tornino vicine, di scelte difficili e non fatte, o quelle fatte di un impeto non proprio


 


insomma, cinquemila chilometri al secondo è proprio bello, lascia quel senso di passato, di nostalgia, di incertezza e precariato che un po fa pensare e un po mette il magone, e forse anche un po fa sorridere, pero dipende da come si vedono le ultime cinque pagine, realizzazione del tutto o del niente