sabato 28 maggio 2011

lo stato di natura e lo stato di grazia

The-tree-of-life.jpg
allora allora eccoci qua, a parlare di the tree of life, il day after la visione


intanto iniziamo a dire che è un film difficile, è un film pesante e per certi versi improbabile


the tree of life parla di due cose in particolare, della grazia e della natura, e di come queste si manifestino nella vita attuale e si siano manifestate nel corso della storia della terra


 


in the tree of life c'è tanta grazia, nelle parole, nelle immagini quasi metafisiche, nelle luci, nei primi piani, nelle riflessioni, nelle parti recitate da sean penn, che lo so sono di parte ma esprime una grazia eterna nei suoi incerti passi e nei suoi persi occhi


la grazia è anche negli occhi di lei, nelle sue fragilità, nelle sue preghiere, nel suo bagnarsi i piedi in giardino e nel suo camminare verso l'infinito


c'è come dicevo la natura, devastante, tremenda, spaventosa e dura, forte come un vulcano, dirompente come un'onda, terribile come qualcuno che ti urla contro o che non ti da niente di quanto vorresti


c'è la natura ini piccoli gesti, in piccole trasgressioni, in rivolte personali e in rabbie infinite


 


la parte straordinaria è che grazia e natura non sono cosi facilemente separabili, c'è natura in momenti terribili che pero hanno un non so che, sono imprigionati e vissuti come sotto un'aurea di grazia e pace, di immagini stupende, di vibrazioni


 


la grazia e la natura sono manifestabili in un viaggio, nel suo viaggio da uno stato di natura, odio, sensazione che gli altri siano li per sbranarti, di lotta continua, per tornare allo stadio primo della natura, con acqua, terra, roccia, acqua, porte, terra


 


il viaggio poi porta alla grazia, che poi non è altro che la natura, la natura vista e circondata da un'aurea diversa, sottile, silenziosa e stupenda


 


 


 


The tree of life


Voto:8


 


 

giovedì 26 maggio 2011

illusioni vane

l5218232.jpgtorno a parlare di formula uno dopo non aver visto il gran premio di turchia (sacrilegio) e dopo qualche giorno da quello di spagna, alla vigilia delle libere sulle stradine monegasche


che dire, solito copione, che stavolta pero sembrava diverso, con la redbull numero due a partire dalla casella uno a dare la speranza di un qualcosa di diverso, a un qualcosa che non somigliasse al solito assolo del biondino col numero uno


in piu la partenza con la fionda di alonso, che gira per primo la prima curva spinto dai tantimila spagnoli sulle tribune macchiate di rosso


 


insomma, di motivi per sperare ce n'erano, poi, dopo il primo valzer di pit stop, solita musica, vettel davanti che scappa, webber che aveva perso posizioni in partenza non tiene il ritmo del biondino che si vede invece avvicinare a una decina di giri dalla fine da gino, ultima speranza contro il monopolio infranta anche questa


 


e alonso?


alonso finisce quinto doppiato, a un giro dai migliori, superato anche da button che poi finira terzo, insomma, dopo l'illusione iniziale il brusco risveglio


e massa?


boh, io non l'ho visto, mi sono accorto che stava correndo quando a un certo punto si è vista la sua ferrari nella sabbia, ferma, dopo aver fatto anche un testacoda, insomma, repertorio completo


 


 


peccato per trulli che per 4 centesimi non ca in Q2, cosa che appare come un miracolo di questi tempi


 


ora monaco, con le sue insidie, le sue trappole, la sua atipicità, che si spera faccia cambiare il vento, anche solo un po


 


 




 


 


 

mercoledì 18 maggio 2011

a un passo dal paradiso

printGallery.aspx.jpegvolevo parlare di una cosa importante e fino ad'ora non l'avevo fatto, ecco vedo di recuperare il tempo perso


la cosa in questione rigurada le final four di eurolega, raggiunte dalla mens sana quest'anno per la quarta volta nella storia, raggiunte con sorpresa considerando i playoff e la quasi eliminzaizone in top 16, raggiunte allo stesso tempo con la convinzione e voglia di superare quella dannata semifinale che nelle altre occasioni ci aveva lasciati a giocare per il terzo posto


 


cosi non è stato, sconfitta con il pana poi campione d'europa, con la sensazione che il fattore esperienza giochi sempre piu un fattore determinante in queste situazioni, lo si è visto una volta superati nel punteggio con l'immediata incapacità di far canestro come se fosse gia troppo tardi nonostante i 10 minuti e passa di tempo


poi si è parlato di assenze, di rientri da infortuni, di arbitri, che han tolto di scena velocemente i nostri lunghi, insomma si è parlato di un sacco di cose ma non si è parlato dell'ennesimo miracolo, della bellezza e della grandezza di esser ancora una volta arrivati tra i grandissimi di europa, di esser ancora arrivati terzi, la terza squadra del continente, che per fare un paragone calcistico con i coefficenti uefa è come essere il chelsea


 


insomma, grande grandissimo rammarico per la semifinale, soprattutto per come si è persa e per come si è giocato sottomedia, pero grande grandissima gioia e orgoglio di essere ancora la, ancora una volta, a un passo dal paradiso


 


 


 


 


 

lunedì 9 maggio 2011

schermo nero

schermo_nero.jpgprima ti senti chiamare dall'altra stanza sentendoti dire che han fatto vedere immagini drammatiche, sangue e volti

poi guardi, nelle immagini, e vedi un uomo sopra un ragazzo che gli sta facendo il massaggio cardiaco


poi esci, ascolti per radio, e speri, sapendo dentro che è quasi solo una speranza

poi risali in macchina, riaccendi la radio, e senti la prima notizia ufficiosa che conferma quello che speravi non fosse


poi torni, accendi la tv, vedi bulbarelli in lacrime che dice cose bellissime e un telo bianco sull'asfalto


 


a questo punto speri solo di non vedere mai le immagini, come se questo potesse allontanarti e proteggerti in qualche maniera, un gesto tuo egoistico che è anche un modo tuo per portare rispetto a un ragazzo che aveva la tua età


 

 

 

giovedì 5 maggio 2011

andrà tutto bene

source-code-moon-trailer-530x366.jpgsono stato a vedere source code, quello di duncan jones, quel duncan jones figlio di bowie (quel bowie) che mi era piaciuto parecchio in moon nonostante l'incazzatura inziale dovuta alla non distribuzione del film

source code è un film legato a otto minuti prima che una bomba faccia esplodere un treno e faccia una strage

per motivi che non sto a spiegare il protagonista (jake gyllenhaal) si trova a poter rivivere per molte volte quegli 8 minuti per cercare di scoprire chi ha messo la bomba


il film è per questo una ripetizione per alcune volte di quanto si vede dall'inizio, dalla prima scena, con esiti diversi e scadenze fisse, otto minuti dii frenesia o di sconforto, in attesa del boom che si sa e che si aspetta con sempre piu naturalezza


il messaggio finale ricorda un po quel proverbio romano che dice vivi ogni giorno come fosse l'ultimo, anche se nel caso potrebbe diventare un po paranoico visto che sembrerebbe un suggerimento allo stare sempre all'erta per una bomba o cose simili

io l'ho interpretato piu come in una vecchia vignetta di Gipi in LMVDM, quella del treno guarda caso, quando lui si mette gli occhiali e guarda, e vede con altri occhi, con occhi migliori


 

 

 

Source Code (Source code)

Voto: 7,5

 

 

 

martedì 3 maggio 2011

Maledetti, maledetti per l'eternità!

Apes2001_13.jpgho visto il pianeta delle scimmie, il remake, quello del 2001 di tim burton

mi sono detto, perche non guardare uno dei classiconi di fantascienza rifatto da uno dei registi considerati migliori, nonostante io abbia visto solo Batman il ritorno, insomma, sembrava un'accoppiata vincente

il film è pero una discreta delusione, la storia la conoscete praticamente tutti, il fatto è che di tutto quello che puo succedere succedono solo inseguimenti a cavallo, inseguimenti a piedi, lotte tra umani e scimmie, lotte tra scimmie stesse

insomma, è un film di avventura - azione praticamente


la cosa interessante, non del film stesso, è che wikipedia mi è venuta in contro su alcuni aspetti

leggendo la trama dell'originale (gia tratto da un libro) si vede chiaramente come sia diversa da quella di burton, ma molto diversa, cioe è praticamente un altro film, con poco senso, un sacco di errori e cose incomprensibili che dovrebbero sembrare comprensibili ma invece non lo erano (quello di burton intendo)


avevo dato un voto succiciente, un 6, con l'attenuante del remake, del film fine anni 60 che magari era un po cosi, poi l'ho visto il primo maggio ed ero di buon umore, insomma, un sacco di alibi, pero guardando bene e vedendo le differenze con l'originale la delusione è salita parecchio

 

 

UPDATE: anche un premio per peggior remake ai Razzie Awards, dovevo guardarci prima....


 

 

 

Il pianeta delle scimmie (planet of the apes)

Voto: 5