lunedì 21 novembre 2011

esatto anche nell'errore

bp40.jpgè un bel po che non scrivo, è un po che non sono ispirato al momento giusto


spesso mi succede di esserlo in treno, nelle mille ore che passo sui vari regionali tra la toscana e l'emilia, ma in assenza di supporti e immediati post mi limito ai tweet su twitter, 140 caratteri che hanno la valenza che hanno


 


e allora un paio di considerazioni, questa è la prima, riferita a un libro che ho letto, prima di un'altra, riferita ad un altro libro e a un paio di cose delle quali ho gia parlato tempo fa


iniziamo parlando dell'ultimo libro di Baricco, Mr Gwyn, che uso come pretesto


spesso mi capita di pensare a quella che è la bellezza, la bellezza soggettiva riferita a qualcosa che si vede, si sente, si legge


e mi capita di pensarci in relazione ai grandi autori, registi, attori, scrittori, musicisti, cantanti che seguo, quelli che sono i mei "qualcosa preferiti", quelli dei quali non vedo l'ora esca qualcosa di nuovo, dei quali cerco di collezionare dischilibridvd, insomma, quelli dei quali mi definirei fan


credo che il problema principale di questo approccio, il mio, rispetto a questi nuovi lavori sia l'attesa, l'aspettativa, che puo avere effetti diversi e opposti


perche a volte, come in the tree of life di malick, il pregiudizio, l'aspettativa, l'amore verso un regista ti porta a accettare scelte opinabili, a difendere critiche feroci e aspetti oggettivi che si tende facilmente a dimenticare


pero puo succedere anche la cosa opposta, come in this must be the place, dove uno dei tuoi registi italiani preferiti insieme al tuo attore preferito ti fanno gridare al capolavoro prima di entrare in sala, ti fanno attendere con ansia la data di uscita, ti fanno immaginare un film indimenticabile


poi succede che non è cosi come ti aspetti e ti trovi a stroncare il film, a uscire deluso, a dare voti pessimi e a rimanerci male e a discutere con tutti di questo


 


e allora viene da paragonare, a proposiro di voti, il 4.5 di sorrentino e l'8 di malick


che valore hanno? quanto il primo è tirato verso il basso e quanto il secondo verso l'alto? e perche queste direzioni e non viceversa


forse risposte ce ne sono, credo che se malick avesse fatto un film un minimo lineare l'avrei stroncato, perche stroncare una cosa complessa come the tree of life è infinitamente piu difficile che farlo per un film legato ai dettagli, alle piccole cose


e quindi parte il voto, la delusione, l'esaltazione, gli stati d'animo, pero credo sia giusto cosi, perche se ad esempio una cosa l'hai gia vista non puoi difenderla o amarla come fosse la prima volta (a questo proposito mi viene da pensare a Benvenuti al sud, che odio dichiaratamente e che stroncherei a prescindere anche fosse fatto benissimo e anche meglio), perche se l'aspettativa è alta piu grande sara il botto quando rimetterai i piedi a terra


 


tutto questo con il nuovo libro di baricco c'entra fino a un certo punto, perche è il tuo scrittore preferito, perche ogni tanto rileggi delel frasi a caso di oceano mare o di castelli di rabbia e te ne rinnamori ogni volta, poi leggi mr gwyn e leggi un bel libro, pero è come gli altri, e metti tre stelline su anobii come un firmino o un vento largo qualsiasi


 


 


 


 

giovedì 3 novembre 2011

bentornata a casa

l5536175.jpgho un ritardo enorme nel parlare di uno degli eventi che attendevo da un sacco di tempo, diciamo l'evento clou del 2011, poi film incantevoli e drammi insaspettati hanno fatto slittare questo post


comunque


dieci giorni fa si è conclusa la coppa del mondo di rugby, quella in nuova zelanda, quella che ha riportato l'Italia sulla terra e fatto capire che le vittorie sono miracoli occasionali e difficilmente ripetibili in quanto tali


la coppa del mondo tornava nel paese dei tutti neri dopo la prima edizione, quella del 1987, quella vinta dagli uomini di casa


e proprio gli uomini di casa erano costretti a vincere, qui piu che mai, perche dopo le delusioni 2003 e 2007 sembrava inappropriato non vedere la webb ellis tra le mani all blacks visto il gioco, vista la forza praticamente assoluta da sempre


insomma, la coppa sembrava una maledizione


poi la finale con la francia, identica alla finale 1987, e fin qui buoni auspici, ma con quella francia bestia nera dei tuttineri, capace di eliminarli nel 2003 e di cogliere insapettate vittorie nei vari testmatch, praticamente una medaglia a due facce


e finale è stata, con gli all blacks che hanno giocato contratti, contrattissimi, come a dover sostenere i milioni di occhi dei connazionali che osservavano, preoccupati per una delusione che sarebbe stata enorme e insostenibile


 


al fischio finale tutta questa pressione se n'è andata, questa paura è evaporata, nonostante il punteggio, 8 a 7, nonostante per chi guardava la sensazione sia stata che quasi quasi la francia avrebbe meritato di vincere, ma come si sa i nonostante son buoni per chiacchere da bar e due parole sotto casa, nonostante in quei momenti i pensieri andavano altrove e la partita era gia in secondo piano