mercoledì 2 maggio 2012

il banco della carne

rebove.jpggurdavo il banco della carne e dentro ci sono mille tipi di parti di animali svariati, sempre in grandissima quantità
poi ho pensato che quello era solo uno dei supermercati, che per ogni banco di ogni supermercato di ogni città c'è la stessa immagine e mi è sembrata una cosa enorme, di quelle che ti fanno girare la testa tipo pensare all'universo

il mio non è un discorso sull'essere vegetariano o simili, e proverò a spiegarlo

per un attimo mi sono immaginato i tempi dei nonni, quei tempi dove c'era il macellaio che comprava un animale, lo macellava e lo esponeva sul banco, oppure andava a caccia, e quello che non teneva per sé finiva sul banco pure quello. c'è anche da dire che se non c'era disponibilità o a caccia non prendeva niente il banco restava anche semivuoto
questa immagine è un'immagine modificata da un ricordo di qualche tempo fa della macelleria del paesino dove sta mia nonna, che è piccola e ricorda tempi antichissimi ma poi pensandoci bene magari il tir che la porta al supermercato la porta anche là, quindi non fa troppa differenza e sfuma l'immagine mia romantica

poi mi sono venute in mente delle scene neanche troppo lontane, nevicata 2012 in italia, gente impazzita perchè il banco della carne e le corsie del supermercato non sono ipermegafornitissime con le 512 scelte possibili immaginabili dello stesso prodotto, e via di isteria collettiva
per una nevicata, per la possibilità di scegliere, per qualche giorno, come se senza il carico di fragole di febbraio il mondo si fermasse, come fosse esplosa l'atomica
 
allora mi han fatto pena gli animali, stipati in un metro quadrato e gonfiati a ormoni per essere pronti prima, per essere piu belli e soprattutto di piu, perche si devono invadere i banchi di cose, perche c'è da scegliere
non sono un animalista e neanche un vegetariano, credo pero che si debbano fare le cose con un attimo di attenzione, o almeno io mi osno sentito in dovere di farlo
perche poi ti chiedi, tutte queste cose nemmeno ci mettessimo d'impegno riusciremmo a mangiarle, e allora ti chiedi che fine facciano e faranno, evitando in questo caso di dire che ci sfameresti chissaquante popolazioni dell'africa equatoriale
è in quel momento che ti viene l'ansia, perche non vedi quel pezzo di carne come un qualcosa che è nato pezzo di carne ma come un qualcosa di vivo prima
e poi vedi le offerte speciali, oppure le occasioni di acquisto di prodotti che sono in scadenza, e allora ancora piu ansia, perche aumenta il senso di colpa e l'angoscia di non sapere che fine faranno quelle cose, carne o altro che sia, perche stanno per esser buttate solo per permetterti di avere la possibilità di scegliere

credo che alcune colpe, almeno per come vedo il mondo io nel mio pensiero utopico e retrogrado, siano della concorrenza nel libero mercato, perche l'obiettivo diventa a maggior ragione vendere, per quello si abbassano i prezzi in una gara a discapito di tutto il resto. poi ci sono gli scoop e le urla di disperazione e sdegno di fronte alla comparsa delle polveri di latte nel latte o degli ormoni nelle diete degli animali, ma non c'è da stupirsi, basta guardarsi intorno e guardare la quantita di coloricoseoggetti che ci circonda in una corsia qualsiasi di un supermercato qualsiasi. a quel punto hai 200 prodotti uguali, con altrettanti prezzi e altrettante differenze
ma perche?
per sentirti in colpa e obbligato per non poter rinunciare ad un'offerta incredibile, perche per come la vedo io quando arrivi a svendere arrivi a svalutare le cose, e quando ti ritrovi a dargli un valore che non sia solo quello dello scontrino fai la fine che ho fatto io oggi pomeriggio (no dai spero sia una cosa solo mia)

poi mi è venuta in mente una cosa, gia accennata prima, è riguarda la caccia
sono di parte, mio nonno prima e mio babbo poi erano e sono cacciatori, di quelli pero nel rispetto della legge, niente bracconaggi o animali protetti, niente caccia in aree protette, insomma rispetto per la natura
questo collegamento mi è venuto con la frase della littizzetto domenica sera che riguardava il referendum in piemonte su non so quali regole da modificare nella caccia. ne ho parlato con mio babbo, anche se gia lo sapevo e anche se lui è di parte, e mi ha fatto riflettere una sua frase.
la forestale ci chiede di fare degli abbattimenti programmati aggiuntivi in quanto gli animali (cinghiali nel caso specifico) sono molti di piu di quanto sostenibile e fanno danni alle coltivazioni intensive che ci sono. e perche sono molti di piu? perche gli animali si accoppiano in base alla disponibilita di cibo, essendocene a volonta lo fanno di piu e con maggiore possibilita di sopravvivenza della prole (gli animali non sentono la crisi economica).
e allora dentro di me ho pensato, perche ci sono le coltivazioni intensive? e mi sono risposto che è per avere il banco del supermercato reparto verdura pieno, con possibilita di scegliere e via dicendo


promesso che per un po non vado a fare la spesa...




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