martedì 8 marzo 2016

When I was small, I only knew small things. But now I'm five, I know everything!

inizia oggi con questo post la lunga serie di arretrati tra film canzoni e cazzate varie che scarabocchio qui dentro

Room è un film del quale sapevo poco o niente prima della visione quindi non avevo nessun tipo di aspettativa

Room parla del mondo di jack per 5 anni, che noi vediamo dal 5 anno, un mondo che non è altro che un capanno per gli attrezzi a forma di priogione dove vive con la madre, rinchiusi entrambi

Jack non conosce nient'altro oltre quelle 4 mura e una finestrella che da sul cielo e oltre a ciò che passa la tv, unica vera finestra sul mondo, per quanto questa possa essere definita tale. Da qui in poi farò riferimento a varie cose che succedono nel film quindi se si è come me prima della visione conviene fermarsi


SPOILER

a me Room è piaciuto molto, sopratutto perche inizialmente ci si poteva immaginare tutto un film basato sul rapporto tra madre e figlio dentro la loro stanza, il rapporto con l'aguzzino e, infine, magari un tentativo di fuga o qualcosa del genere. Invece la fuga c'è quasi a metà film, c'è lo stupore di Jack per il mondo che per lui finiva e iniziava dentro stanza, il mondo delle cose vere e non alla tv, alberi, cani, strade auto e persone
C'è anche il mondo però delle altre persone, quindi i loro rapporti discutibili, c'è il ritorno alla vita vera per la mamma che però scaturiscono in lei sentimenti di rabbia per i 7 anni che nessuno le darà indietro. Questo aspetto secondo me era per certi versi piu interesante rispetto all'aspetto prigione e fuga.
C'è il padre di lei, una macchietta di personaggio che è fine a se stesso, c'è il ritorno alla vita fin troppo semplice da parte della mamma (a parte l'aspetto psichico), basti pensare a tutto ciò che ci circonda e pansare le stesse cose 7 anni fa; o non esistevano o erano completamente diverse (cellualari, tv, auto solo per dirne tre). Non c'è un dialogo tra la famiglia e loro che sia degno di nota, non so se volutamente o meno; mi sarei aspettato una sorta di curiosità da parte della figlia nel sapere cosa era successo nel mondo, dalle grandi notizie da prima pagina alle informazioni della vita quotidiana.

ci sono invece ei silenzi, dei non rapporti, forse a causa di un tempo troppo lungo, forse perchè ci si abita all'idea o forse, purtroppo, perche non si è saputo fare di meglio




Room
Voto:7.5




mercoledì 24 febbraio 2016

I am a writer, a doctor, a nuclear physicist and a theoretical philosopher. But above all, I am a man, a hopelessly inquisitive man, just like you.

The Master è un film di Paul Thoma Anderson, regista che personalmente adoro, non per niente questo spazio prende il nome da una frase di un suo film

Fondamentalmente è la storia di un reduce di guerra che si trova a dover tornare alla vita di tutti i giorni, ,a pià che altro è la storia tra il suddetto reduce e il suo Master, maestro, e del rapporto tra loro

il maestro in questione è  una sorta di guru, un mix tra psicoterapeuta, fisico, scrittore e filosofo che si prende cura del reduce, lo porta con se, lo studia, lo cura, cerca di reinserirlo nella società; soprattutto però ne ha bisogno, è il suo cruccio, il suo pensiero, un amico, paziente, uno sfogo.

che dire, la storia appassione ma non sconvolge la nostra vita, due ore di film pero volano perche la regia e la sceneggiatura sono un gradino superiore alla media, i dialoghi e le dinamiche sono plausibili, si toccano con mano, non ci sono punte di stile, ma ogni inquadratura è perfetta come spazi, colori, geometrie



The Master
Voto:7.5




giovedì 28 gennaio 2016

Revenge is in god's hands not mine.

The revenant è un film perfetto, un esercizio di stile.

La regia di Inarritu è perfetta, piani sequenza lunghi anche nelle fasi più concitate, con frecce e cavalli, o in quelle più tranquille, quelle dei dialoghi (pochi) e delle espressioni facciali.

La fotografia è perfetta, le immagini sono clamorosamente belle, gli scenari, il senso di solitudine, di freddo, di selvaggio è fortissimo.

Di Caprio è perfetto, c'era bisogno di uno che facesse la parte del sofferente per 2 ore e passa di film e lo fa egregiamente,sia per la sofferenza fisica che per quella interiore.

Quindi come dicevo è un film perfetto, se uno voleva raccontare questa storia meglio di così non si poteva fare.
E' proprio la storia ad avere le lacune più grandi, nel senso che non sorprende (anche a causa dei trailer che praticamente mostrano anche il finale) e non esntusiasma, Inarritu si permette alcune licenze alla Malick con silenzi, scenari aggiunti qua e là giusto per il piacere degli occhi, musiche e rumori della natura.

Alla domanda annosa sull'Oscar a Di Caprio io risponderei "perchè no?" nel senso che come dicevo è stato perfetto, monotematico (e forse rispetto ad altri film meno versatile e quindi meno giudicabile) ma ineccepibile



The Revenant : voto 8



giovedì 14 gennaio 2016

If I'm gonna die, I'm gonna die historic on the Fury Road!

Mad Max - Fury road è un film dell'anno scorso che ha un bel 97% al pomodorometro e questo dovrebbe bastare a garantire la qualità della pellicola.

Non è stato così, almeno per me, sono state due ore uguali, quasi identiche, certo spettacolari, effetti speciali a manetta, ma storia ridotta all'osso e roba vista e rivista.

facendola breve, spoilerando il meno possibile:

c'è la principessa Furiosa che rapisce alcune ragazze che a quanto pare sono coloro che garantirebbero il futuro dell'umanità (perchè sono le uniche in grado? boh, non si capisce) per portarle lontano dal loro patrigno mavagio che inoltre asseta e tiene schiava un'intera popolazione. Lo scenario è post apocalittico, niente acqua, personaggi strani, fine dell'umanità e petrolio e polvere, macchine modificate e strani marchingegni.

inizia quindi un inseguimento con i cattivi di turno, che inizia al minuto 10 e finisce alla fine del film, con incidenti vari, cattivoni sconfitti, tante legnate  e poca storia, quasi niente.

delusione quindi, perche la poca storia oltretutto è vista e rivista, il film è incentrato su inseguimenti in auto modificate nel mezzo al deserto e poco altro, certo  gli effetti sono fatti bene, realistici, con personaggi grotteschi e paradossali in un contesto ben strutturato, però non ci ho visto molto altro




Mad Max - Fury Road
Voto:5


domenica 10 gennaio 2016

Mankind was born on Earth. It was never meant to die here.

Interstellar è un filmone di fantascienza di un po' di tempo fa che creò un bel po' di chiacchiericcio intorno a sé indipendentemente dal regista (Nolan) e dal cast (quasi tutti).

Faceva infatti parlare perchè si diceva verosimile, nel senso che cercava di svilupparsi attorno ad un'idea scientifica che è stata di supporto per la realizzazione del film.

idea, come si legge in giro, parecchio supportata da alcune parti e criticata da altre proprio dal punto di vista scientifico.

é qui che secondo me si ha il punto debole della discussione, nessuno si era mai domandato se i piu grandi film di fantascienza avessero o meno plausibiltà scientifica, se ne occupavano i critici, il pubblico, lo spettatore, non lo scienziato,

quindi, ok, interstellar è un film bello, molto, a tratti prevedibile ma un film che riporta la fantascienza a quella che è, un qualcosa di inventato, plausibile, con regole proprie che valgono per quella pellicola, senza bisogno di tirare in ballo omini verdi o spara spara tra navi spaziali




Interstellar
Voto: 8