venerdì 29 maggio 2009

dietro l'oblo con insetti inquieti

wallpaper-del-film-lo-scafandro-e-la-farfalla-67768.jpguna storia particolare raccontata in una maniera assurda, trascritta lettera per lettera, parola per parola, battito di ciglia per battito di ciglia

una dimensione difficile da immaginare ma che rende l'idea con il paragone, quando si tirano in mezzo farfalle, fin da subito nella dedica, e scafandri, oggetti pesanti e che intrappolano

gesti e passagi meravigliosi perchè semplici, come la partita ad esempio, con l'infermiere incauto che spegne la tv, con l'uomo dietro l'oblo che urla e si dispera, urla mute con vetro appannato, non aria ma lacrima, non sentimento ma effetti fisiologici, accompagnati da battiti d'ali

è proprio questo a colpire, la grandezza delle piccole cose e la straordinarietà della descrizione, di come ci si puo sentire chiusi dentro lo scafandro, che protegge e nasconde, che ora espone e smaschera

un' ultima soddisfazione, giusto un attimo prima che fosse troppo tardi, giusto il tempo di vedere

 

 

lontano da questi rumori nel riconquistato silenzio posso ascoltare le farfalle che mi volano per la testa. è necessaria molta attenzione e persino del raccoglimento perchè il loro battere d'ali è quasi impercettibile. un respiro un po forte basta a coprirle. del resto è stupefacente. il mio udito non migliora eppure le sento sempre meglio. devo avere orecchio per le farfalle

 

 

 

Jean Dominique Bauby

Lo scafandro e la farfalla

 

 

 

 

 

 

 

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