giovedì 27 ottobre 2011

La Terra è malvagia

Melancholia1.jpgeccoci qua, a parlare del nuovo capolavoro di Von Trier, di Melancholia, quello di cannes, quello del quale nessuno a parlato perche si parlava delle frasi a vanvera di von trier stesso


melancholia è un film in due parti, come tutti sapranno, parti alle quali viene dato il nome delle due sorelle protagoniste, perche queste vengono messe a nudo nella loro debolezza e nel loro terrore, rispettivamente, nella prima e nella seconda parte


 


le due parti e le due protagoniste sono meravigliose, splendide, sublimi, ognuna soprattutto nella parte a lei dedicata, con krinsten dunst che per questo ha anche vinto il premio come miglior attirce a cannes, anche se a me francamente è piaciuta di piu charlotte gainsbourg, ma questa è un'opinione personale


in melancholia ci sono dei primi piani convulsivi, tremolanti (in contrapposizione alla "carrellati di carrelli" di sorrentino di qualche tempo fa che era da mal di mare, piccolo inciso), e dei silenzi, dei rumori, delle piccole attenzioni alla regia che sono dei piccoli gioielli (a me è piaciuto l'inizio, il pezzo della limousine secondo me è stupendo)


in melancholia ci sono soprattutto delle musiche meravigliose, sparate a un volume altissimo, crescente, avvolgente, in diversi momenti del film, e anche nel finale, anche se la musica migliore, quella che ti lascia senza fiato, è quella che inizia quando compaiono i nomi degli attori protagonisti, quei 20 secondi tra l'ultima scena e i titoli di coda che scorrono


 


 


 


 


 


 


Melancholia


Voto: 8


 


 


 


 


 


PS: avevo dato un 7.5 appena uscito, ma piu ci ripensavo e piu mi piaceva, quindi ho trattato con la mia vocina che mi dice che la prima è quella che conta e per stavolta l'ho fatta franca


 


 

lunedì 24 ottobre 2011

il giorno dopo

splashCiaoSic.jpgè irreale parlare di quanto successo domenica mattina, e sinceramente faccio anche un po fatica a farlo, perche questo richiederebbe la vera presa di coscienza di tutto questo, e forse il mio è un semplice modo per proteggermi dalla morsa allo stomaco della realta


 


posso dire cosa non mi è piaciuto in questo giorno e mezzo


non mi sono piaciute le prime pagine dei giornali di oggi, perche quasi tutte avevano le immagini dell'incidente, con alcuni zoom e cerchietti che si potevano evitare, perche non credo abbia molto senso capire chi è stato e nemmeno avere una gigantografia del presumibile ultimo istante di vita di un ragazzo della mia eta


non mi sono piaciute neanche le tre ore di diretta, anche se ne ho viste meta, con interviste che volevano capire i motivi medici del fatto, con relative frasi retoriche sulla sicurezza e via dicendo, domande buone per i giorni successivi, inappropriate per un ragionamento con gli occhi gonfi


in questo le parole di bulbarelli e della de stefano a giro dopo la caduta di weiland avevano un valore in piu


 


mi è piaciuto quello che ha scritto terruzzi, come al solito, e il relativo video, come al solito


mi è piaciuto quello che han detto oggi a Studio Sport, puntata da magone, e quello che ha detto agostini, perche puo permettersi un giudizio


 


ecco, questo riesco a fare, una mera scelta di cio che è bene e cio che è male, in mezzo al ricordo che non va via dalla testa di immagini terribili, in mezzo all'illusione che tra un po mi svegliero, in mezzo all'irrealta di immaginarsi il numero 58 senza lui sopra, di non sentire le sue battute in romagnolo, di non vedere quei capelli caratteristici, ultima fatale immagine di un destino beffardo


 


 


 


 


 


 

giovedì 20 ottobre 2011

un altro piccolo capolavoro

the-borrowers-Karigurashi-No-Arriety-339x480.jpgaltra recensione cinematografica dopo le ultime che non sono piaciute a nessuno, stavolta Arrietty, film che ho visto qualche giorno fae che probabilmente non ha visto nessuno quindi stavolta sono al sicuro


Arrietty è l'ultimo lavoro dello studio Ghibli, a chi non sapesse a cosa mi riferisco consiglio un giretto su wikipedia e un modo veloce per recuperare gli anni di vita persi




ma tornando a noi


stavolta alla regia non c'è il maestro Myiazaki, presente invece in qualita di sceneggiatore e produttore esecutivo (come se fosse poco), che lascia il posto all'esordiente Yonebayashi


che dire, il film è un classico cartone animato del genere, di quelli che vedevamo noi da piccoli, con la moralita sopra a tutto, con un sacco di momenti tristi e scelte complesse che rendono i lavori ghibli spesso piu seri o drammatici di molti film "umani"


questo salta all'occhio soprattutto se confrontato con i trailer prima della visione, oramai i cartoni moderni sono fatti in computer grafica e devono far ridere, solo che uscendone uno a settimana le battute e le situazioni sono praticamente sempre le stesse, quello che si distrae e si schianta contro un palo, quello che inciampa, quello che si trova in situazioni imbarazzanti, insomma, un'anticamera di un cinepanettone


 


in arrietty si respira l'aria di una volta, quella bolla di immagini e storie che fortunatamente restano e che un po fanno tornare indietro con la mente e un po fan venire voglia di tenersele solo per se, come un qualcosa da preservare


 


 


 


Arrietty (借りぐらしのアリエッティ)


Voto: 7


 


 



lunedì 17 ottobre 2011

this is not the place

this_must_be_the_place.jpgThis must be the place è un film scollegato, senza ritmo, con una storia che non ha una linearita e neanche pathos, è soporifero e forse anche doppiato da cani (la voce di sean penn non puo esser quella, nonostante il personaggio)


ci sono un sacco di cose delle quali non si capisce il motivo o che sono fini a se stesse, e poi lasciate li, a volteggiare in un qualcosa privo di dialoghi decenti e azioni, poi le cose accadono e non se ne capisce il motivo, perche per la pochezza del prima il dopo puo essere qualsiasi cosa


 


this must be the place è un peccato perche dietro la macchina da presa c'è sorrentino, molto bravo e soprattutto alla grande occasione oltre oceano, e c'è sean penn, che io adoro, e per queste cose è un peccato, un vero peccato


 


 


 


This Must Be The Place (This Must Be The Place)


Voto: 4.5


 


 


 

giovedì 13 ottobre 2011

la Storia di Seb

128796773_10.jpgpost celebrativo dedicato a sebastian vettel, che dire, il piu giovane campione del mondo della storia, il piu giovane bicampione del mondo della storia, il piu giovane pilota in pole della storia, il piu giovane vincitore della storia, insomma, Seb è destinato ad entrarci, nella Storia, e vista la sua eta, 24 anni, c'è da ipotizzare almeno un decennio alla grande, con record da abbattere e sbriciolare


 


c'è anche chi parla di superiorita della macchina, ma basta guardare webber, chi di pilota che vince perche parte sempre dalla pole, ma basta pensare a come ha vinto il mondiale l'anno scorso per ricredersi


 


insomma, poche chiacchere, è un fenomeno, punto e basta, e ci sara da fare i conti con lui per parecchio tempo


 


 


nel frattempo in giappone ha vinto un grandissimo Button davanti ad un altrettanto grande Alonso, prima del biondino, appunto


il buon vecchio gino ha continuato a picchiarsi con quello che è il suo avversario preferito 2011, felipe massa, ancora a corto di risultati, non vede il podio dalla korea 2010 e non vince dal 2008, miglior piazzamento 2011 un quinto posto


ecco, per dare l'idea del perche di alcuni problemi ferrari in classifica, pensando anche al rinnovo per il 2012 gia firmato da tempo


 


 

lunedì 10 ottobre 2011

Io ti vedo

Avatar17.jpgpronto alla gogna pubblica, all'insulto globale, pronto a sentirmi dire vuoi fare il solito, te la tiri, io i iflm che mi consigli te non ci andro neanche morto eccetera eccetera


il motivo è nel film che ho visto, quello qui a fianco, il film dei record, quello del 3D, quel megacolossal con due obiettivi nell macchina da presa per le profondita (che comunque sa linux ndr) quello degli omini blu (non i puffi, quello è al cinema ORA)


 


il fatto è che Avatar non mi è piaciuto, perche nella magnificenza delle immagini, degli effetti (nonostante non abbia ovviamente visto il 3D), nelle scenografie, negli pseudomessaggi cultural - antropologici c'è una sola cosa che mi viene in mente durante e dopo


 


Pocahontas


 


si, lei, quella del classico disney, quella che ha ispirato, nella completezza, mallick, insomma quella storia che si trova qui, quella storia che tutti sanno e che comunque tutti immaginano


il film (posso anche un po spoilerare, tanto l'avevano gia visto tutti tranne me) è un insieme di cliché infinito, una storia che è prevedibilissima, ma non per pocahontas, perche non lascia mai il dubbio, neanche per sbaglio, neanche un po


e poi i cliché. lui che dovrebbe essere un marine sparaspara e invece è anche buono e intelligente, lui che torna a camminare grazie all'avatar, lui che si innamora e sul piu bello viene considerato traditore da tutti, lui che si trova solo, lui che fa una prova coraggiosa, lui che torna da eroe, lui che convince gente mai vista con facilita in 5 minuti, lui che combatte dalla parte dei buoni nonostante prima fosse dei cattivi, lui che è valoroso, lui che sta per morire ma non muore, lui che si rialza, lui che ha il faccia a faccia con il megacattivo che cattivo non si puo e per questo non muore mai, lui che trionfa, lui che commemora, lui che apre gli occhi


 


insomma, non si puo, per dirla con un po d vergogna verrebbe da dire che Titanic almeno in confornto aveva un finale drammatico, una storia un po nuova, e piu o meno si era gridato al miracolo tecnologico - rivoluzionario anche al tempo


 


insomma, avatar e bellissimo per come è fatto, mezzo cartone animato (si si lo so che non è cosi pero era per caoirci) mezzo film, mischiato che neanche ti sembra, mischiato benissimo, magari con gli occhialini dava anche quella cosa in piu


 


ah, ultima cosa: vabbe sfruttare e mostrare le meraviglie del 3D, ma non necessariamente ci devono essere sempre immagini da davanti o da dietro o oggetti in primo piano per far vedere che c'è la profondita, insomma, un attimo di tregua please


anzi, un 'altra cosa, il famigerato albero e tutte quelle cose li che sono antropologicamente, o almeno sembra, rilevanti, C'ERANO ANCHE IN POCAHONTAS (chiedo scusa ma mi è tornato in mente solo ora)


 


insomma, avevo dato 6, lo confermo perche la prima risposta è quella che conta (come al telequiz), pero che fatica


 


 


 


Avatar


Voto: 6


 


 


 

giovedì 6 ottobre 2011

ma non capisci?

4174657708_e427c61708.jpgho letto un libto che si chiama Riportando tutto a casa, l'ha scritto Nicola Lagioia


il libro è stato comprato in maniera casuale, per il dettaglio qui a fianco, cioe per la copertina di gipi, che per me valeva l'acquisto punto e basta


 


la storia parla di un ragazzino, inizialmente un po meno che un ragazzino, nella Bari del boom fine anni 70 e nella bari dell'eroina fine anni 80, con lui che cresce e che vive i cambiamenti, nella sua famiglia, negli amici e dentro di se


il libro sembra un diario, intanto perche è scritto in prima persona, e poi ci sono diverse scene, diversi dettagli che danno l'idea di un qualcosa di vivo negli occhi di chi scriveva, di qualcosa di reale e che si poteva toccare con mano


si parla di questo e se ne parla con gli occhi di oggi, con i ragazzi di allora che sono cresciuti, in maniera diversa, con strade diverse


quello di Lagioia sembra un conto aperto con il passato, con se stesso, come se non avesse ben capito, come se cercasse alcune spiegazioni e come se cercasse un perche, una motivazione, utile a colmare 20 anni di tempo ma non a tappare certi buchi


 


 


 


 


 


riporto qui le ultime righe dell'ultima interminabile e maravigliosa frase del quattordicesimo capitolo, mi sarebbe piaciuto riportarla tutta ma è quasi due pagine




...ma allora come mai continua a esistere ogni sera, tra le striature viola del cielo della sera e in uno stato addirittura precedente, sulla lunghezza d'onda dove la luce non è ancora percepibile - il tempo che distrugge è il tempo che conserva -, di conseguenza significa che mi dispiace, mi dispiace e non capisco, non capisco bene, non lo capisco ancora cosi bene.


 


 


 


 

lunedì 3 ottobre 2011

io guido e basta

drive-poster-ryan-gosling.jpgquando ho visto il trailer di Drive mi sono detto "ok questo è uno di quei film che mi vedrò a casa ecchissene"


in realta poteva anche andare cosi, a parte che Drive, nonostante la storia gia vista e alcune cose che secondo me potevano esser sviluppate di piu, è bellissimo


è bellissimo nei modi, una fotografia eccezionale, e nei suoni, una colonna sonora meravigliosa, cupa e dolce allo stesso tempo


il film è crudo, crudissimo, in alcuni momenti anche troppo per i mei gusti, con scene di uccisioni e sangue fin troppo esplicite, e attimi di violenza, magari non proprio fisica, eccezionali


 


a me è piaciuto parecchio il primo pezzo, i primi due minuti (qui), secondo me anche come preambolo ad una possibile storia, poi il film va da un'altra parte, una parte niente di chè, ma ci va in maniera meravigliosa


 


 


 


Drive (Drive)


Voto: 6.5


 


 


 


 


 


 

domenica 2 ottobre 2011

attimi di Storia

2056735_lrg-169.jpgper rendersi conto di quello che era la partita di questa mattina tra irlanda e italia basta vedere questa foto, con i fratelli bergamasco, con mirco in lacrime, lacrime copiose, al momento dell'inno, prima del calcio d'inizio


ed è forse stato questo il punto debole dei nostri, da quattro anni si diceva che sarebbe stata la partita della vita, che dovevamo fare la storia, che era il momento di arrivare ai quarti, che dopo la delusione con la scozia del mondiale francese era la volta di cambiare marcia, di avere un risultato importante, da ricordare


 


e la Storia si è trasformata in tensione, in paura, in terrore quando gli irlandesi hanno preso il sopravvento, in sconcerto quando è uscito castrogiovanni e la mischia non era piu all'altezza, in caos mentale quando il puntegglio se ne andava


 


ci è mancata la pazienza, all'inizio, per fare le cose facili e magari andar sopra, la rabbia, la foga ci sono state nemiche e quando si sono limitate non si sono trasformate in voglia e cattiveria agonistica ma in frustrazione e incapacita di giocare, con i fantasmi del ritorno a casa


 


 


 


perdere con l'irlanda è un risultato piu che prevedibile, magari non cosi, magari con altre attenuanti e altri modi, poi potremmo stare qui a parlare del come, potremmo immaginare formazioni e cambi, convocati diversi e modi di giocare, potremmo prendercela con mallett, con i giocatori, con la federazione, con l'arbitro e con sky che non fa vedere le partite, per ora siamo qui dispiaciuti, rammaricati per come abbiamo perso, e liberi finalmente da quest'ansia da tutto o niente, da partita della vita, da attimo senza ritorno, da lacrime durante l'inno


 


 


 

sabato 1 ottobre 2011

seb come al solito, gino anche

l5474557.jpgok, gran premio di singapore, stesse storie di altre volte sia dal punto di vista tracciato che risultato


vince vettel, dope esser partito in pole, meno uno dal titolo, solita roba


singapore lo stesso delirio di curve, inutili ai fini dello spettacolo, inutile il fatto della notturna, insomma, un circo per vecchi


per fortuna ci han pensato il vecchio schumi e in buon gino a movimentare la cosa, il primo decollando su perez e atterrando in prossimita di rosberg, che anche nel non farsi centrare toglie soddisfazioni al compagno di squadra


il buon gino invece ha fatto il solito, picchia, morde, fa incazzare tutti, viene penalizzato, sorpassa, esagera, insomma, repertorio completo, scena quasi tolta al quasi campione, che aspetta un niente per festeggiare, che a 24 anni e con due titoli ha davanti una serie di record da battere che pare impressionante